Negli ultimi anni diverse città in molte aree del mondo stanno adottando un’importante trasformazione urbana: la rimozione di superfici in cemento e asfalto per far spazio al verde (depaving). Questo fenomeno è parte di un più ampio progetto mirato alla sostenibilità ambientale. Migliorare la qualità della vita nelle aree urbane riduce l’impatto ambientale delle città e affronta le sfide del cambiamento climatico.
Il cemento e l’asfalto sono materiali predominanti nelle infrastrutture urbane, e causano diverse problematiche legate all’ambiente. In primo luogo questi contribuiscono al fenomeno delle “isole di calore”, dove le temperature nelle aree urbane sono significativamente più alte rispetto alle zone rurali circostanti. Entrambi i materiali inoltre essendo impermeabili non permettono all’acqua piovana di infiltrarsi nel terreno causando spesso allagamenti.
Superfici impermeabili definite ormai non necessarie grazie alla cui rimozione è possibile ridurre l’impatto delle isole di calore, e migliorare la gestione delle acque piovane promuovendo così la biodiversità urbana.
Gli spazi verdi, non finiremo mai di ricordarlo, offrono numerosi vantaggi non solo per le città anche per i loro abitanti. Gli alberi e le piante migliorano la qualità dell’aria assorbendo anidride carbonica e rilasciando ossigeno, oltre a filtrare gli inquinanti atmosferici che si ritiene abbiano un impatto significativo sulla salute umana. Inoltre, gli spazi verdi aiutano a ridurre le temperature delle città, offrendo ombra e contribuendo al raffreddamento naturale dell’ambiente.
Un altro aspetto cruciale è il benessere psicologico. Diversi studi hanno dimostrato che la presenza di aree verdi nei centri abitati ha un impatto positivo sulla salute mentale. Questi spazi offrono inoltre opportunità per attività ricreative e sociali, favoriscono l’interazione tra i cittadini, promuovendo uno stile di vita più attivo e sano, e riducono lo stress.
Progetti di trasformazione urbana, che prevedono la sostituzione di superfici in cemento e asfalto non necessarie per far spazio a parchi, giardini e altre aree verdi sono già in atto in diverse città del mondo.
Parigi, per esempio, ha avviato un progetto ambizioso per ridurre le superfici asfaltate e aumentare la vegetazione urbana, con l’obiettivo di creare un “corridoio verde” che attraversi l’intera città. In Italia, Milano ha lanciato già da alcuni anni il progetto “ForestaMi”, che prevede la piantumazione di milioni di alberi entro il 2030, per cercare di trasformare il capoluogo lombardo in un polmone verde per l’intera regione. Cambiamenti che rispondono, non solo alle esigenze ambientali, ma rappresenta anche un’opportunità per ripensare gli spazi urbani in chiave più sostenibile e a misura d’uomo. Le città del futuro saranno quindi più verdi, più vivibili e più resilienti di fronte alle sfide ambientali che ci attendono. Investire nella creazione di spazi verdi è una scelta strategica che può portare a una maggiore qualità della vita e a un ambiente urbano più sano per tutti.
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