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“Ex” di Irama ed Elodie: quando l’amore diventa una medicina che avvelena

È al primo posto della classifica Earone, che significa che è il brano più programmato dalle radio italiane. “Ex” di Irama ed Elodie non è soltanto una canzone: è uno specchio di dinamiche universali. Due voci che si intrecciano per raccontare la fine di un amore, il peso delle cicatrici, la fragilità delle promesse.

“Tu per me eri più una medicina”: quando l’amore cura e avvelena

La frase che mi ha colpito di più è questa: “Tu per me eri più una medicina, quando non volevo stare sola”. Non è amore, è dipendenza. Una medicina calma il dolore sul momento, ma non guarisce: anestetizza. Così funzionano i rapporti tossici: sembrano un rifugio, ma finiscono per intossicare l’anima.

E ancora: “Puoi cancellare tutto, io e te. Siamo ancora una parte, un castello di carte, una bella ferita.”
La speranza di ripartire da zero è un’illusione. Perché le ferite non si cancellano, restano. E chiamarle “belle” significa romanticizzare il dolore. Un amore fragile come un castello di carte non può reggere: basta un soffio, e tutto crolla.

Dalla malattia alla guarigione: scegliere di andare oltre

La guarigione non sta nel riprovare cercando di imparare dagli errori precedenti, ma nel capire che non c’è più nulla da recuperare. Ex di Irama racconta chiaramente che l’amore tossico è una malattia che si cura solo con il coraggio di andare oltre. Le cicatrici devono diventare memoria, non catene.

Un amore tossico può sembrare indispensabile, come una medicina. Ma la verità è che non guarisce: avvelena. La vera rinascita arriva quando si smette di romanticizzare la ferita e si sceglie la vita oltre il dolore.
Quindi, qual è la vera cura? Imparare a lasciarlo andare.

Credit: YouTube

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Monica Landro

Studi classici, una laurea in Lettere e Filosofia, e un tesserino dell’Ordine dei Giornalisti. Questo è il CV in estrema sintesi. Ma quello che veramente la descrive è l’amore per la musica, per i libri, il teatro e i viaggi. Ama cucinare le torte e prendersi cura delle sue piante. Odia i calcoli matematici, le percentuali e i problemi di geometria. Ama stare in mezzo alla gente ma ama ancora di più stare con se stessa. Ama la Sicilia, i suoi colori, sapori e tramonti. Ogni volta che la vita le sembra difficile, cerca di raggiungere uno scoglio, si siede e ne parla con il mare.

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