La Festa della Mamma è una delle ricorrenze più amate in tutto il mondo. Ma perché si celebra proprio a maggio e quali sono le sue vere origini? Anche se oggi la viviamo come un’occasione per regalare fiori, cioccolatini o un pranzo in famiglia, questa giornata affonda le sue radici in tradizioni molto antiche, che hanno attraversato secoli, religioni e culture.
Già nell’antica Grecia si celebrava Rea, madre degli dei, mentre a Roma esistevano feste dedicate a Cibele, simbolo della maternità. Col tempo, queste celebrazioni si sono trasformate, passando per le festività cristiane legate alla Madonna fino ad arrivare alla versione moderna della Festa della Mamma.
In molti pensano che la Festa della Mamma cada sempre l’8 maggio, ma non è così. In realtà, in Italia si festeggia la seconda domenica di maggio, quindi la data cambia ogni anno.
Nel 2025, ad esempio, cadrà domenica 11 maggio.
Ma c’è un motivo se ancora oggi tanti associano questa festa all’8 maggio: fino agli anni ’60, in Italia la giornata dedicata alle mamme veniva celebrata proprio l’8 maggio, come proposto inizialmente dal senatore Raul Zaccari, che nel 1957 promosse la prima celebrazione ufficiale a Bordighera con intento civico e istituzionale, valorizzando il ruolo sociale della maternità, e da Don Otello Migliosi, parroco umbro che nello stesso anno introdusse la ricorrenza dell’8 maggio con una forte impronta religiosa e spirituale, legandola alla devozione mariana e al valore universale dell’amore materno. Due visioni diverse, ma complementari, che hanno gettato le basi della festività come la conosciamo oggi.
Con il tempo, per esigenze commerciali e organizzative, la ricorrenza venne spostata alla seconda domenica del mese, in modo da farla coincidere sempre con un giorno festivo e permettere alle famiglie di celebrarla insieme.
La seconda domenica di maggio, oltre che per l’Italia è per Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Colombia, Cuba, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Ecuador, Hong Kong, Giappone, Lettonia, Malta, Malesia, Paesi Bassi, Porto Rico, Nuova Zelanda, Perù, Filippine, Singapore, Slovacchia, Sudafrica, Svizzera, Taipei Cinese, Turchia, Stati Uniti, Venezuela.
In Angola, Ungheria, Lituania, Portogallo e Spagna, la prima domenica di maggio
In Francia, Svezia, Repubblica Dominicana, Haiti, l’ultima domenica di maggio
In Norvegia, la seconda domenica di febbraio
In Serbia, Montenegro, Slovenia, Albania e Romania, l’8 marzo
In Irlanda e Regno Unito, la quarta domenica di Quaresima
In Bahrain, Egitto, Libano, Siria, Giordania, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Yemen, Marocco, il 21 marzo
In Thailandia, il 12 agosto
In Costa Rica, il 15 agosto
In Argentina, la terza domenica di ottobre
In Russia, l’ultima domenica di novembre
In Indonesia, il 22 dicembre
Insomma, ogni cultura ha il suo modo di onorare le mamme, ma tutte hanno in comune il desiderio di riconoscere il loro amore incondizionato e il ruolo centrale che hanno nella società.
Il fiore simbolo della Festa della Mamma è il garofano, in particolare quello rosso (vivo) e quello bianco (in memoria). Ma negli ultimi anni le preferenze sono diventate più “flessibili” e oggi si regalano rose, orchidee, margherite e qualsiasi fiore sappia dire “ti voglio bene”.
E se è vero che i regali più belli sono quelli fatti a mano, chi non ha almeno un ricordo di una poesia recitata da bambino, una collana di pasta colorata, o un lavoretto con i cuori di cartoncino?
Naturalmente, anche il mondo del marketing non si è fatto sfuggire l’occasione: pubblicità, offerte speciali, prodotti a tema. La Festa della Mamma è diventata anche un momento commerciale, ma ciò non toglie nulla alla sua autenticità emotiva.
Perché al di là delle date e delle tradizioni, la Festa della Mamma è un modo per ringraziare chi ci ha messo al mondo e ci ha cresciuti con cura, affetto e sacrificio. È una giornata che unisce generazioni, accorcia le distanze e ci ricorda che dire “grazie” non passa mai di moda.
Che tu scelga un regalo, una lettera, una telefonata o semplicemente una carezza, l’importante è farla sentire speciale. Perché ogni mamma merita di sapere che è amata: ieri, oggi e domani. Sempre.
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