Le credenze rientrano in quell’immaginario culturale collettivo fatto di idee, “fedi” e tradizioni che normalmente ci portano a considerare veri o reali, o perlomeno a darli per buoni, fatti che altrimenti potrebbero risultare inspiegabili o addirittura improbabili. Del resto, chi non ha mai creduto, almeno nel corso della propria infanzia, nell’esistenza di Babbo Natale, della Befana o della Fatina dei denti? Tutti, o quasi! E fin qui, per carità, non ci vedo nulla di male. Anzi, in un mondo come quello in cui viviamo attualmente, il più delle volte perdersi nei propri sogni non può che essere una dolce pacca sulla spalla per spingerci ad andare avanti. Tuttavia, quando è necessario poi dover tornare a fare i conti con la propria vita, bisogna essere capaci di discernere la finzione dalla realtà, per evitare il rischio di finire col prendere inevitabilmente tutto alla lettera.
Anche perché, in quel caso, ci si ritroverebbe a far la fine di quegli individui di cui Giacomo Leopardi tanto parlava:
Le persone non sono ridicole se non quando vogliono parere o essere ciò che non sono
All’interno della casa del Grande Fratello, ad esempio, la cui sede ora non è più a Cinecittà ma a Roma Nord (come se bastasse un cambio di location a migliorare le cose), non è raro incontrare una moltitudine di Star piuttosto avvezze nel ritenersi ciò che non potrebbero mai diventare, credendo con fermezza di poter essere senza ovvie ragioni dei buoni esempi quando, in realtà, non sono adatte nemmeno per fare il brodo. Un po’ come quel Lino Giuliano, il riciclato da Temptation Island e prontamente riscaricato nell’umido che, dopo l’immane offesa all’intera comunità LGBTQIA+ per via di un suo commento sui social network, si è affannato nel ripetere innumerevoli volte (a se stesso e ai suoi “seguaci”) di non essere omofobo, finendo solamente col crederci davvero e col giocarsi in tempi da Guinness World Records l’ingresso dall’ambita porta rossa.
Ebbene, doveva essere l’anno della svolta, una che ci avrebbe ricordato i fasti delle primissime stagioni del GFVip in seguito alla moltitudine di reiterati annunci e false speranze che si sono rincorsi in questi ultimi tempi. Eppure, le premesse per la nuova edizione del padre di tutti i reality non sono state di certo delle migliori. Al timone ritroviamo l’affabile Alfonso Signorini mentre sulla sedia dall’insindacabile giudizio, invece, ritorna una sempre più spaesata Cesara Buonamici che, per quanto l’apprezzi, lo ripeto, non la vedo assolutamente adatta ad un format come il Grande Fratello, a meno che non si voglia trasformare pure quello, viste le recenti (e a mio parere eccessive) virate del Biscione verso l’informazione, in un’edizione speciale del TG5. D’altronde, abbiamo già quella del primo e del tardo mattino, dell’ora di pranzo, della sera e della notte, perché non realizzare anche quella del prime-time?!
Per quel che riguarda il cast, a mio avviso, è ancora presto per fare delle previsioni. Al momento, posso solo dire che di Ilaria Galassi, Pamela Petrarolo ed Eleonora Cecere, le tre «eterne ragazze» di Non è la Rai in gioco come concorrente unico che costituiscono un nostalgico ricordo di un servizio pubblico che – ahimè – non di tre non ne fanno una e che a Jessica Morlacchi, l’ex bimba prodigio dei Gazosa, di “prodigioso” sembra esser rimasto ben poco: Neppure quel suo fare perenne da cartoon e macchietta pare esser in grado di salvarla, facendola apparire “di troppo” perfino in una trasmissione del calibro del GF. Ma chissà, magari avrò modo di ricredermi! E lo stesso vale per tutti gli altri, sui quali, per adesso, preferisco sorvolare.
Fortuna che c’è la mia amata Regina di Cuori Beatrice Luzzi, in veste di opinionista del Grande Fratello al fianco della Buonamici, a risollevarmi il morale perché qui, tra un qualcosa che sa di già visto e quel sentore di un qualcos’altro che non si può neanche guardare, non potrei far nulla se non cambiare direttamente canale!
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