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Il mistero del lago oscuro (1986), un teen-movie oscuro apprezzato anche da Quentin Tarantino

Il mistero del lago scuro: Australia, inizi anni Ottanta. L’adolescente americano Cody (Henry Thomas), orfano di entrambi i genitori, vive in uno sperduto villaggio in Australia con lo zio Gaza (Tony Barry), migliore amico del defunto padre di Cody che ha preso sotto la sua ala protettiva il ragazzino e cerca di toglierlo spesso dai guai.

La trama

Locandina ufficiale/Credit: web

Cody, infatti, è un adolescente introverso e diffidente che però ha uno spiccato senso del dovere ed è un bravissimo e ingegnoso piccolo inventore: riesce ad utilizzare utensili rozzi e malandati per ricreare oggetti pazzeschi che utilizza durante le sue avventure. Trasforma la sua bicicletta in un monopattino quasi elettrico che adopera sulle rotaie del treno. I suoi esperimenti a dir poco pericolosi mettono in subbuglio l’intera cittadina e persino lo sceriffo Ricketts (John Ewartt) è preoccupato per il futuro del ragazzino.

A seguire Cody nelle sue rocambolesche avventure vi sono le sorelle Cannon, Wendy (Rachel Friend) e Jane (Tamsin West) che prendono molto spesso le difese del ragazzino contro l’opinione pubblica e soprattutto contro il loro padre, il rigido signor Cannon (Dennis Miller) e la loro madre nevrotica (Katy Manning).

Un giorno che il ragazzino è in esplorazione nei fitti boschi australiani, si imbatte in quello che può sembrare un lago ma che in realtà è uno stagno naturale non segnato sulle mappe. Qui trova il cadavere di Neville (Peter Cummins), un signore del luogo solito trascorrere le sue giornate a pescare nello stagno. Cody comprende sin da subito che a spaventare a morte Neville sia stato qualcosa di orribile proveniente dallo stagno e decide così di indagare. Per il giovane americano sarà l’inizio di una nuova avventura alla scoperta degli antichi miti aborigeni locali.

La fiaba nera d’altri tempi in “Il mistero del lago oscuro”

Henry Thomas, reduce dall’incredibile successo del film “E.T. l’extra-terrestre” (Steven Spielberg, 1982), diventa in questo film indipendente il vero protagonista della scena trasportando letteralmente lo spettatore all’interno di una fiaba nera d’altri tempi che non necessita di effetti speciali per far appassionare il pubblico di tutte le età.

Poco conosciuto, e passato decisamente in sordina nel 1985, “Il mistero del lago scuro“, anche conosciuto con il titolo “The Quest“, ottenne il premio per il miglior montaggio (Brian Kavanagh) all’Australian Film Institute ma non riuscì a fare breccia nel cuore dei critici americani né tantomeno quelli d’oltre oceano. In Italia, purtroppo, è uscito solo in formato VHS verso la seconda metà degli anni Ottanta e mai ristampato su supporto DVD.

Credit: web

Rimane, a mio avviso, un film affascinante che in qualche modo aprirà le porte al filone dei teen movies avventurosi come “I Goonies” (Richard Donner, 1985), “Explorers” (Joe Dante, 1985), “Stand By Me-Ricordo di un’estate” (Rob Reiner, 1986) e “Navigator” (Randal Kleiser, 1986).

Avrebbe meritato più successo

Probabilmente la pellicola avrebbe avuto più successo commerciale se non fosse stato un film indipendente e se fosse stato girato e prodotto in America. Il regista televisivo britannico Brian Trenchard-Smith, molto apprezzato da Quentin Tarantino, prende il posto del primo regista Russell Hagg e tenta di creare un film originale e pieno di mistero senza però mai andare oltre alle apparenze. Un film per ragazzi che deve essere ricordato e rispolverato dal cassetto della memoria e che fa parte della generazione anni Ottanta, oggi rivalutata grazie a serie di successo Netflix come “Stranger Things”.

Henry Thomas, bambino prodigio, fu scelto come protagonista di E.T. insieme alla giovanissima Drew Barrymore perché durante i casting riuscì ad essere credibile mentre piangeva. Nel film di Trenchard-Smith, Cody, il suo personaggio deve mostrarsi coraggioso e privo di paure per affrontare il ‘mostro’ del lago scuro. È come se, in qualche modo, il ragazzino sia messo alla prova in un ambiguo rito di passaggio nel quale per poter diventare adulto, debba affrontare le proprie paure e vincerle come solo un antico guerriero e avventuriero può fare.

Credit: web

Girato nell’ex sito di cava di Moorooduc Quarry Flora e Fauna Reserve situato a Mount Eliza a Victoria, Australia, il film non deluderà le aspettative degli spettatori che potranno, per un’ora e mezza, vivere le avventure del giovane Cody e dei suoi amici alla ricerca di qualcosa più grande di loro e di un mistero tutto da scoprire.

Buona visione e non entrate nel lago!

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Filippo Kulberg Taub

Studioso e appassionato di cinema internazionale. Ha dedicato i suoi studi alle grandi figure femminili del cinema del passato specializzandosi alla Sapienza di Roma nel 2007 e nel 2010 su Bette Davis e Joan Crawford. Nel 2016 ha completato un dottorato di ricerca in Beni culturali e territorio presso l’Università di Roma, Tor Vergata con una tesi sull’attrice israeliana Gila Almagor. Ha scritto diversi saggi e articoli di cinema e pubblicato l’autobiografia inedita in Italia di Bette Davis, Lo schermo della solitudine (Lithos). Oggi insegna Lettere alle nuove generazioni cercando sempre di infondere loro fiducia e soprattutto amore per la storia del cinema.

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