A che ti serve possedere le stelle?’ chiese il Piccolo Principe all’uomo.
‘Mi serve ad essere ricco.’
‘E a che serve essere ricco?.’
‘A comperare delle altre stelle se qualcuno ne trova.’
‘Io’ disse il Piccolo Principe ‘possiedo un fiore che innaffio tutti i giorni e possiedo tre vulcani dei quali spazzo il camino tutte le settimane. È utile ai miei vulcani e al mio fiore che li possegga. Ma tu non sei utile alle stelle.
Così scriveva l’aviatore francese Antoine de Saint-Exupéry nelle pagine, da lui stesso illustrate, de Il Piccolo Principe, pubblicato per la prima volta nel 1943, e divenuto, sotto ogni punto di vista, un capolavoro della letteratura mondiale.
Dopo un anno di attesa, e lo straordinario successo della scorsa tournée, lo spettacolo teatrale, ispirato al celebre scritto, torna finalmente sul palcoscenico per incantare spettatori di tutte le età. Un’opera in continua evoluzione, tradotta in più di 500 lingue e dialetti, ancora oggi alla base di adattamenti, nonché fonte di ispirazione per gadget di ogni sorta, che nonostante i suoi 81 anni di età, non smette di toccare i cuori di lettore e spettatori grazie sopratutto alla sua semplicità disarmante.
Fedele al libro, la regia di Stefano Genovese ha deciso di non lasciare alle parole il ruolo basilare, ma di affidare il racconto all’immaginazione, traducendolo in un’esperienza evocativa e immersiva, portando in scena una narrazione che, nonostante la sua apparente semplicità, esplora temi complessi e universali grazie anche alla colonna sonora che amplifica ogni emozione. Lo spettacolo è diretto da un team creativo di grande esperienza, che ha lavorato diligentemente per trasporre la delicatezza delle illustrazioni originali di Saint-Exupéry e la poesia del testo in una rappresentazione visiva e sonora, un viaggio interiore che invita alla riflessione e all’introspezione.
La storia, che dopo una breve intro inizia con il ricordo dell’incontro, avvenuto durante una disavventura con l’aereo nel deserto africano, tra un aviatore disperso e un misterioso giovane principe proveniente da un piccolo pianeta lontano, si sviluppa poi attraverso una serie di visite a personaggi stravaganti e simbolici offrendo spunti di riflessione su tematiche quali il potere, l’avidità, la solitudine e la ricerca del senso della vita. Il re vanitoso, il geografo pragmatico, l’uomo d’affari, il mercante, la volpe e la rosa, ognuno di questi, insieme a tutti gli altri, rappresenta un aspetto della società e della natura umana.
In un mondo sempre più frenetico e ingarbugliato, la magia di questa favola, non solo invita a fermi e a riflettere su ciò che è veramente importante, riscoprendo il valore e il peso delle relazioni, ma aiuta a comprendere l’importanza di guardare il mondo attraverso gli occhi di bambino per riscoprire la bellezza delle piccole cose.
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