Costume e Società

Ornella Vanoni, novant’anni di incontaminata bellezza e libertà: “Io sono tutto l’amore che ho dato”

Io sono tutto l’amore che ho dato
Tutto l’amore incondizionato
L’imbarazzo dietro al vanto
Un sorriso dentro al pianto
Io sono tutto l’amore che ho dato
Mare in tempesta e cielo stellato

Le strofe di questa canzone riassumono tutta la vita della grande Ornella Vanoni, troppo riduttivo definirla cantante, artista, lei è l’arte, è la musica che riesce a confinare parole di un preciso periodo storico, ogni vocabolo è storia quotidiana, è storia di una anima ora felice ora tormentata. Dalle esaltazioni ricevute sui palchi del mondo, alle critiche che serpeggiano sui social, vi assicuro che è criticata da parecchie persone, ma l’importante è che il suo pubblico ne apprezzi la sua evoluzione.

Una vita degna di essere vissuta quella di Ornella Vanoni

Ornella, il 22 settembre di novant’anni orsono, nacque a Milano, guarda caso meno di un giorno prima dell’autore de “Il cielo in una stanza”. Della sua età dice che non aveva messo in conto una vita così lunga, durante una intervista ha esplicitamente dichiarato che vivere a lungo non è un privilegio, alla lunga vita preferisce la buona vita. E come dargli torto?

L’idea di immortalare ogni istante della vita, prolungando gli attimi vissuti è, per lei, una moda assurda, se gli italiani vivono con il newagismo del “Qui e Ora”, del distacco emotivo, del non attaccamento ai sentimenti. Ornella è tutto il contrario. Non ha mai nascosto i suoi amori felici e sofferti, la relazione con Strehler che lei lasciò perché la voleva tutta per sé, Strehler è stato mollato dopo l’ennesima scenata di gelosia, tuttavia non rinnega tutto ciò che Strehler-maestro gli ha dato.

Il grande amore con Paoli

Dopo la fine della storia con Strehler si sposò con Lucio Ardenzi dal quale ebbe il figlio Cristiano, che è sempre stato lontano dalle telecamere, soprattutto per volontà della madre che ha sempre preferito per lui una vita riservata. Pertanto di Cristiano si sa davvero poco, se non per qualche informazione rivelata direttamente dalla Vanoni durante le numerose interviste. Della sua vita privata ha detto poco perché si è raccontata con la sua arte. Quando ha sposato Ardenzi, Ornella già amava Gino Paoli:Ho combinato un casino dietro l’altro” ha detto con il suo savoir-faire unico e irripetibile.

La relazione con Paoli non durò molto probabilmente è stato il grande amore della sua vita, anche lui colto dal male oscuro si sparò al cuore perché: “Avevo tutto e non trovavo più stimoli”, la sua amata, per non dare all’ occhio, passava la notte vicino al capezzale. Paoli ad Ornella ha dedicato diverse canzoni, anche se la loro storia non durò molto tempo, i due sono riusciti a mantenere una grande amicizia ed il sodalizio artistico. Perché finì la loro relazione? Ornella ha detto in modo chiaro e senza giri di parole, che un giorno volle parlare con la moglie, durante il dialogo Franca, confessò di non poter vivere senza il suo Gino, e quindi Ornella si fece da parte, ma già la Sandrelli orbitava nella vita di Paoli.

La rinascita

Non trascorse tempo che la Vanoni fu affetta da depressione, da uno stato perenne di malinconia, ma a tirarla fuori dal “Male oscuro” è stato il noto psichiatra Cassano, non ha mai nascosto al pubblico di assumere farmaci per stabilire il suo umore, e che ogni sera prima di dormire un po’ di erba la fuma, nessun nascondiglio che occulti il lato ombra della sua vita, probabilmente raccontarsi è stato un modo di superamento.

Da alcuni anni la vediamo nella veste di “opinionista” nella nota trasmissione di Fabio Fazio, dove non ha più confini né verbali né di utilizzo di termini colorati, fondamentalmente tra le sue parole c’è verità mista ad ironia, non risparmia critiche verso i colleghi e verso qualche politico. Diciamola tutta, è l’icona della libertà, dopo settant’anni di carriera stupisce e ammalia il suo fedele pubblico. Dovremmo accogliere il messaggio della sua libertà, della sua personalità che come il diapason emette vibrazioni che toccano tutti coloro che hanno attraversato quel tunnel senza mai esimersi dalla voglia di vivere.

Buon compleanno Ornella!

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Bartolomeo Di Giovanni

Bartolomeo Di Giovanni (detto Theo) è nato a Palermo il 2 Giugno 1975, ha conseguito la laurea in filosofia presso l’università di Palermo, docente di materie umanistiche. Ha collaborato con realtà poetiche dei paesi dell’Est, e del Messico, ha in attivo diverse pubblicazioni di silloge poetiche e saggi di filosofia psicopedagogica, le opere sono state tradotte in Spagnolo, Russo, Rumeno, Arabo. Scrive per alcune riviste articoli sulla cultura letteraria antica e contemporanea, esperto e studioso di Dante Alighieri e di Ebraico biblico. Nel 2013 fonda il movimento culturale “Una piuma per Alda Merini” per la salvaguardia del patrimonio poetico della poetessa dei navigli. Collabora con Wikipoesia per la estensione della nascente Repubblica dei Poeti, di cui è console e cavaliere con distintivo dell’ Ordine di Dante Alighieri. Ha ricevuto da parte della Ordine dei poeti della Bielorussia, e di altre realtà culturali l’appellativo di “Vate”. Nel 2024 gli viene conferito il premio : Cattedra della Pace, tenutosi ad Assisi, nello stesso anno diviene vicepresidente di WikiPace.

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