Circa una settimana fa, mi è stato chiesto di scrivere questo articolo. In quel momento, ero appena arrivata all’aeroporto di Catania, pronta a festeggiare con gioia il diciottesimo compleanno di mia nipote. Una ragazza che ho cresciuto quasi come fosse una figlia, dedicandole tempo e amore, sempre rispettando la sua personalità forte e decisa. Non avrei mai immaginato che, proprio in quei giorni, sarei venuta a conoscenza, attraverso un semplice link, dell’esistenza di individui che praticano incesto. È un concetto difficile persino da accettare come reale, soprattutto in un mondo moderno, industrializzato e avanzato come il nostro. Una pratica che riporta alla mente epoche buie come il medioevo, se non addirittura preistoriche.
Navigando in rete, ho scoperto l’esistenza di un social chiamato Reddit. All’inizio l’ho trovato digitando il suo nome su internet. Si presenta come una piattaforma composta da varie comunità tematiche (dette subreddit), ciascuna regolata da norme specifiche. Prima di interagire, si consiglia di osservare le dinamiche del gruppo per capirne il funzionamento e le regole. Ogni subreddit somiglia a una sorta di “bacheca digitale” dove gli utenti pubblicano contenuti o avviano discussioni, alle quali altri possono partecipare commentando o creando sotto-thread. Il cuore della piattaforma è lo scambio tra gli utenti, attraverso conversazioni e contenuti focalizzati su argomenti specifici. Queste comunità virtuali permettono di condividere esperienze e confrontarsi con persone che nutrono passioni o interessi simili.
Una di queste comunità online è “R/INBREEDING”, una piattaforma in cui si discute apertamente di incesto, con utenti che chiedono consigli, condividono esperienze personali e partecipano attivamente. Attualmente la comunità risulta in quarantena, ovvero silenziata, ma i suoi membri continuano a operare in modo discreto.
In Italia, l’incesto è regolato dall’art. 564 c.p., che lo definisce come una relazione tra persone della stessa famiglia. La legge prevede pene tra 1 e 5 anni di reclusione, aumentate a 2-8 anni in caso di relazione stabile o se coinvolge un minore da parte di un adulto. Per un genitore condannato, è prevista la perdita della responsabilità genitoriale. In Germania, dal 2014 il Consiglio etico ha riconosciuto il diritto all’incesto tra adulti consenzienti. Negli anni ’70, negli Stati Uniti, le leggi sull’incesto furono riviste sotto l’influenza del femminismo, che portò a considerare l’incesto come violenza sessuale, sebbene l’incesto consensuale tra adulti venga occasionalmente tollerato. In molte culture globali, l’incesto rimane un tabù rigido. In Australia, ad esempio, gli aborigeni puniscono severamente tali trasgressioni attraverso l’intervento della tribù.
Secondo Esiodo, Zeus era il re degli dei, sposato con Era, erano fratello e sorella, entrambi figli dei Titani Crono e Rea. Anche questi ultimi erano legati da un vincolo familiare, essendo fratello e sorella, nati dalle divinità primordiali Urano e Gaia.
Nella mitologia greca potremmo ricordare l’invincibile e astuto Edipo, celebre per aver sconfitto la sfinge, finì per sposare Giocasta, inconsapevole che fosse sua madre. Su questa vicenda Freud costruì le basi della teoria della psicoanalisi. Anche nella Bibbia l’incesto è un tema ricorrente: Abramo e sua moglie Sara erano fratellastri, Lot ebbe rapporti con le sue figlie, e Giacobbe e Rachele erano primi cugini, tra altri esempi.
Sebbene possano sembrare racconti mitologici, leggende o eventi lontani nel tempo, ci conducono a riflettere su come l’incesto sia stato in alcune occasioni legittimato. La morale sociale sembra non essere presa in considerazione, lasciando spazio all’accettazione di certi comportamenti, purché confinati tra le mura domestiche. Succede anche che in alcune comunità Rom siciliane, nel mio paese d’origine e nelle aree circostanti, che ci si sposa tra cugini materni.
Il mito del re Edipo, che uccise suo padre e sposò sua madre, rivela, con una piccola modificazione, il desiderio infantile, che più tardi viene rifiutato dalla lotta contro l’incesto – Sigmund Freud
Personalmente provo un profondo disagio nel constatare che l’incesto possa essere accettato o addirittura facilitato tramite i social. Trovo sconcertante che non susciti un’indignazione pari a quella sollevata dalle manifestazioni di odio verso omosessuali, pedofili e assassini. Non esiste una legge in grado di definire con precisione quale sia il limite accettabile per pratiche aberranti che spesso derivano da problematiche psicologiche irrisolte.
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