Marissa Rogers è una ragazza piatta, un po’ anonima e insicura. Benché sia riuscita a ottenere un posto in una prestigiosa rivista per la quale si occupa di modi miracolosi per perdere peso – questo in completa opposizione con il suo essere perennemente a dieta per quei maledetti dieci chili in più che la ossessionano – non ha mai pensato di essere all’altezza delle situazioni. Ha un fidanzato fantastico, un buon lavoro, tanti amici… ma non si sente appagata, né completa.
Insomma, la protagonista di “Le imprevedibili coincidenze dei ricordi” di Camille Noe Pagan è… infelice.
La sua vita si è basata quasi interamente sull’amicizia morbosa – forte di tanti anni, ma allo stesso tempo debole perché retta da un reciproco bisogno di protezione contro la solitudine – con Julia Ferrar, il suo opposto caratteriale. Julia, dominante e sicura di sé, è disinvolta in tutte le occasioni. Mai nella sua vita si è sentita inadeguata. Bellissima e figlia unica, è la pupilla di una famiglia ricca e facoltosa; le sue porte sono sempre state aperte. Ma un giorno le cose sono destinate a cambiare.
Julia, investita da un’auto, si salva ma i danni al suo cervello ne alterano il carattere e la personalità e Marissa, da quel giorno in poi, faticherà a riconoscerla. Per la prima volta dopo anni non può più fare affidamento su quel forte appoggio – su quel sostegno quasi malato – che solo Julia era capace di darle. Guardando la sua amica negli occhi non vede più sicurezza, amore. Prova paura, quasi. Lei è, infatti, diventata tanto schietta quanto cattiva. Persino la sua voce è cambiata: da pacata a squillante, da dolce ad aggressiva.
Marissa a questo punto deve fare i conti con il passato e un nodo irrisolto, risalente a dieci anni prima, la assilla, devastando quella vita perfetta che sta vivendo. Nathan – amore giovanile al quale Marissa pose fine per un capriccio di Julia – spunta nella sua vita, come un fulmine a ciel sereno. Ed è difficile, dopo anni, ricordare le cose negative mentre le cose belle – l’amore vigoroso e puro come solo i primi amori sanno essere – si saldano nella mente. Ci sono Dave e Nathan, presente e passato. E c’è Julia, che è presente e passato insieme. Ma Marissa, risvegliatasi diventando da persona sbiadita e monotona a brillante e radiosa, prenderà in mano la propria vita riuscendo non solo a scegliere la strada giusta ma a trovare la felicità: sarà finalmente capace di vedere lo splendore insito nella sua vita.
Questo libro mostra il quadro di un legame che sembra indissolubile, ma che proprio nella sua forza basa la propria fragilità. Tanti – troppi – nodi irrisolti ci terranno in sospeso fino alla fine. L’autrice riesce, in 320 pagine, a spiegare quanto spesso l’amicizia – quando si trasforma in possessione – possa essere dannosa. Ma non è difficile prendere in mano la propria vita e decidere il meglio. Il colpo di scena sta proprio nel fatto che non ci sia un vero e proprio colpo di scena. La particolarità sta nella normalità.
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