Le Nostre Rubriche

Racconto, un prodotto di scrittura non adatto a tutti gli scrittori

A cura di Francesco Pomponio

Questa volta non parleremo delle nozioni di base che uno scrittore deve avere. Ce ne siamo occupati a sufficienza nelle scorse settimane e, di sicuro, vi saranno ben chiare. Ad ogni modo, chissà, magari in futuro ci torneremo in maniera più approfondita. Stavolta, invece, ci soffermeremo sul prodotto finito, a cominciare dal racconto. Quest’ultimo è un “oggetto strano” da maneggiare con cautela, non alla portata di chiunque pensi che scriverne uno sia uno scherzo.

Purtroppo, ci sono scrittori bravissimi nei romanzi, ma scrivono delle pagine quasi pietose quando si addentrano nei racconti brevi. Certo, scrivere un racconto può sembrare semplice, ma se non ci sono alcuni elementi ne può venire fuori un bel tema scolastico, nulla che ti lasci sorpreso, ti incuriosisca o ti rimanga impresso nella mente per molto tempo. Ma come si fa a inventarsi un racconto?

Come si inventa un racconto?

Il primo requisito è fornirsi di una penna e un libretto per appunti da portare sempre in tasca, o di un tablet o pc portatile per chi è più tecnologico, sul quale segnare immediatamente quella bella idea che arriva quando vuole e – ahimè – il più delle volte ha anche l’abitudine di sparire quando vuole!

Comunque, si comincia sempre a scrivere sperando di incuriosire il lettore e sarebbe bello poterci riuscire sempre. Peccato che per un racconto ciò sia essenziale e non sempre accada! In più, bisogna fare attenzione a non anticipare il finale, anzi, se si riesce a trovare un finale a sorpresa, tanto meglio. D’altronde, bisogna entusiasmare il lettore, non i protagonisti della storia. Per farla breve, chi legge non deve capire come andrà a finire, a meno che conoscere già il finale sia funzionale alla storia. Tuttavia, si trovano di rado racconti così elaborati e difficili da scrivere.

Cominciamo con le cose semplici, che è meglio!

Il racconto breve, un esempio per capire meglio: siate brevi!

Senza tempo

Grossi fiocchi di neve scendevano oltre le sbarre. Il frate sedeva vicino all’uomo con la barba incolta.
“Dunque, quale era il tuo dubbio, figliolo?”
L’altro attese prima di rispondere, si alzò e, salito sulla panca, si affacciò a guardare nella piazza.
“Mi chiedo, padre, se non sia peccato di orgoglio affermare che per creare noi uomini ci sia voluto un Essere Superiore.”

Il frate non rispose, scosse la testa e uscì col viso triste.
“Vorrei essere un gesuita, per saperti rispondere, ma entro stasera lo saprai ugualmente.” Pensò, allontanandosi mentre la porta veniva richiusa.
Fuori, sotto la neve, la gente ammucchiava fascine intorno al palo. I bambini saltellavano e facevano baccano, infischiandosene dei genitori. Tutti erano curiosi dopo tanto tempo di vedere un vero rogo.

L’uomo sbirciava fra le sbarre e la piazza si affollava. La neve scendeva silenziosa e il cielo grigio si sfaldava a pezzettini.

Per rimanere aggiornato sulle ultime opinioni, seguici su: il nostro sitoInstagramFacebook e LinkedIn

La Redazione

I nostri articoli hanno la volontà di fornire tutte le informazioni necessarie a comprendere pienamente la notizia e il suo contesto. In questo modo, miriamo a restituire al lettore una visione chiara e completa degli eventi che contano. Ci impegniamo a presentare una varietà di prospettive autorevoli sulla storia e sui temi che plasmano il nostro mondo. Il nostro impegno per la libertà di espressione e d'informazione è saldo e quotidiano. Crediamo fermamente che ogni opinione debba essere rispettata e valorizzata, indipendentemente dalla sua origine o dalle influenze che la modellano. Con una redazione composta da voci diverse e autorevoli, ci sforziamo di offrire una copertura equilibrata e informativa che sia al servizio della verità e della comprensione, contribuendo così a un dialogo pubblico informato e inclusivo. L’Opinione arriva anche nella tua casella di posta con diverse newsletter.

View Comments

Recent Posts

Ikigai, trovare il proprio per essere felici: Bettina Lemke ci aiuta a trovare la ragione della nostra vita

Il concetto di ikigai si riferisce alla sensazione di vivere una vita ricca di significato,…

11 ore ago

Sala Albano Carrisi, un laboratorio per coltivare la nuova generazione di artisti italiani

Un laboratorio di educazione musicale dedicato ai valori della tradizione italiana. Nel cuore del quartiere…

2 giorni ago

Vittorio Sgarbi, ombre e tensioni nella casa del celebre critico d’arte: tra fragilità, eredità e silenzi familiari

In questi mesi la figlia minore di Vittorio Sgarbi, Evelina Sgarbi, ospite in vari programmi…

3 giorni ago

Pamela Genini, un’altra vita spezzata e l’ennesimo paio di scarpe rosse da esporre: quando si sanerà questa piaga sociale?

Pamela Genini, ventinove anni, è stata brutalmente uccisa da Gianluca Soncin, cinquantadue anni, ossia l’uomo…

3 giorni ago

Giornata Mondiale del Rifiuto della Miseria: quando la povertà degli altri è anche la nostra!

Superare la povertà non è un gesto di carità. È un atto di giustizia. È…

3 giorni ago

La nuova povertà del XXI secolo: quella socialità che è ormai diventata un lusso!

Che si tratti di una pizza con gli amici, di un bicchiere di vino dopo…

3 giorni ago