Un cittadino americano di 46 anni è stato arrestato sull’isola greca di Skiathos. Era ricercato e accusato di omicidio, in relazione alla tragica vicenda che si è verificata nei giorni scorsi a Villa Pamphili. Ma andiamo con ordine: il 7 giugno scorso, nel parco di Roma, viene ritrovato il corpo senza vita di una bambina di circa un anno, nascosto tra le piante. A fare la scoperta sono stati alcuni frequentatori abituali del parco, che inizialmente pensano si tratti di una bambola. Quando si rendono conto della tragica realtà, allertano immediatamente le forze dell’ordine.
Durante le perlustrazioni della zona, la polizia fa un secondo ritrovamento agghiacciante: il cadavere di una giovane donna, morta da diversi giorni. Due corpi, a poca distanza, in uno dei parchi più frequentati della capitale. Una scena che ha sconvolto anche gli agenti più esperti e ha lasciato attoniti i presenti, pur tenuti a distanza dal cordone di sicurezza.
Il parco di Villa Pamphili è noto per essere frequentato da famiglie, bambini, sportivi e turisti. Ci si chiede quindi come sia stato possibile compiere due crimini così efferati in un luogo tanto frequentato. Identificare le vittime non è stato semplice. Ma oggi sappiamo che la donna si chiamava Anastasia Trofimova, nata nel 1996 a Omsk, in Russia. Aveva solo 28 anni. Nel 2023 si era rifugiata a Malta, dove ha conosciuto Francis Kaufmann, colui che l’ha poi presentata a tutti con un falso nome: Stella, spacciandola per sua moglie.
Nel 2024 Anastasia dà alla luce una bambina, registrata a Malta come Andromeda Ford. È proprio lei la piccola trovata morta a Villa Pamphili. Gli inquirenti stanno ancora accertando, tramite l’esame del DNA, la paternità della bambina.
Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, è un cittadino americano noto per l’utilizzo di diverse false identità, tra cui anche quella di Matteo Capozzi. A Malta cercava contatti con società di charter nautico, mentre a Roma si spacciava per un regista e produttore cinematografico, utilizzando un passaporto americano falso.
Le indagini hanno rivelato che Kaufmann aveva un passato pesante negli Stati Uniti: cinque arresti per violenza domestica e aggressione, come confermato dall’Ambasciata Americana. Per un periodo, i suoi genitori gli inviavano tra i 5 e i 6mila euro al mese, e disponeva anche di tre carte di credito.
Nonostante i diversi controlli da parte della polizia italiana a Roma, l’uomo è riuscito a sfuggire a ogni identificazione. Anche quando, ubriaco, vagava con la bambina tra le braccia. In quei giorni, Anastasia era già morta. Quando ha capito che la sua posizione stava diventando troppo rischiosa, Kaufmann ha deciso di eliminare anche la bambina. L’ha soffocata e abbandonata nel parco.
l grado di civiltà di una società si misura dal rispetto che essa ha per i suoi membri più deboli – Gustavo Zagrebelsky
Questo delitto, uno dei più crudeli degli ultimi anni, lascia senza parole. Come è possibile che simili individui possano muoversi da un Paese all’altro, approfittandosi di tutto e di tutti? Come è possibile che una ragazza profuga, senza passaporto, venga sottomessa e manipolata fino a un epilogo così tragico?
Questo è un caso limite, ma rappresenta un chiaro segnale: siamo spettatori di una deriva morale senza precedenti. Ogni giorno i fatti di cronaca ci raccontano storie in cui la vita umana non ha più alcun valore. Nemmeno quella di una bambina, che in pochi mesi ha conosciuto l’orrore per mano di un uomo che non ha nulla di umano, e che alla fine le ha tolto la vita.
Oggi, per molti, la priorità è il denaro. Tanto denaro. E la soddisfazione di poterlo esibire con un tenore di vita sempre più alto. I valori umani, i sentimenti, l’onestà, sono ormai creduti da pochi. Sempre più persone, giovani e adulti, rincorrono soltanto i falsi miti dell’apparire, invece di quelli dell’essere.
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