Avete mai sentito parlare della tartaruga dal collo di serpente del Mary River? Bene, qualora non lo aveste fatto, vi raccontiamo noi qualcosa a riguardo. Il suo nome scientifico è Elusor macrurus, ma per gli amici (e gli scienziati) è conosciuta con l’appellativo di ‘punk turtle’, in italiano tartaruga punk. A cosa si deve un tale soprannome? Beh, di certo non al fatto che ascolti i Sex Pistols sott’acqua! Al contrario, la ragione risiede nella chioma verde fatta di alghe che gli esemplari di sesso maschile presentano sulla testa e sul guscio, quasi fosse una chioma ribelle. Il suo fascino, tuttavia, insieme alla sua vita, è in pericolo a causa della continua ingerenza dell’uomo nel suo habitat naturale e nel suo stile di vita.
Dal look ribelle alle abitudini bizzarre: chi è la punk turtle del Mary River
Questa bizzarra creatura vive solo nel fiume Mary, nel Queensland, in Australia. Ciò la rende una specie endemica, vale a dire che non si trova in nessun altro luogo del pianeta. E questo, lasciatecelo dire, basterebbe già a renderla speciale. Eppure, le sue stranezze non finiscono qui. Difatto, la tartaruga punk può respirare sott’acqua attraverso la cloaca, un’apertura multifunzione che usa anche per la riproduzione e per espellere gli escrementi. In pratica, è una delle pochissime creature capaci di respirare letteralmente dal sedere! Al di là di questo suo talento anatomico, inoltre, la Elusor macrurus vanta perfino un collo incredibilmente lungo rispetto alla norma. Un dettaglio che le dona un’aria elegante e un po’ surreale, come se fosse uscita da un romanzo fantasy più che da un fiume australiano. Ma d’altronde, come scriveva Paulo Coelho:
Al mondo non c’è niente di completamente sbagliato: anche un orologio fermo segna l’ora giusta due volte al giorno
Sfortunatamente, però, dietro a quel suo look da rockstar e alle sue strane abilità, si nasconde una realtà decisamente triste: questa tartaruga è seriamente a rischio di estinzione. Basti pensare che, già negli anni Sessanta e Settanta, le sue uova venivano raccolte (e in alcuni casi trafugate, nel vero senso della parola) in massa per il commercio di animali domestici. Tale pratica ne decimò la popolazione. Di conseguenza, oggi la nostra punk turtle è classificata come “in pericolo” dalla IUCN, e il suo habitat protetto per impedirne la scomparsa definitiva. Chissà, forse la vera stranezza qui non è tanto l’aspetto o la bizzarra capacità di respirazione della Elusor macrurus, quanto il fatto che l’uomo sia ancora in grado di costituire una minaccia per altri esseri viventi!
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