Se c’è una cosa che al giorno d’oggi amiamo fare più di ogni altra, è quella di ricoprirci di slogan che non ci appartengono. Non facciamo altro che rammentarci di vivere nella cosiddetta “era dell’autenticità”, quella meravigliosa epoca in cui l’essere semplicemente se stessi, però, risulta quasi un’impresa (per non dire impossibile!). Ci ripetiamo, come un mantra, di doverci accettare per come siamo e mostrare in tutta la nostra imperfezione, celebrando quell’infinità di difetti esteriori, rughe del cuore e smagliature dell’anima che, da sempre, caratterizzano l’essere umano.
Eppure, alla fine, quando si tratta di tirare finalmente le somme, ci ritroviamo a fare i conti con filtri di bellezza, ringiovanimenti digitali e pelli piallate neanche fossimo porcellana di Meissen. La bellezza sta nella naturalezza, o perlomeno così diceva qualcuno, ma la verità è che siamo disposti ad apparire in maniera del tutto spontanea soltanto a patto che ci siano l’illuminazione giusta, l’angolazione perfetta e, se proprio serve, un tocco di Photoshop o una passata di FaceApp. Perché essere autentici va bene, ma solo finché la realtà non ci rovina l’estetica.
Una malsana abitudine di questa nostra sconclusionata generazione di idolatranti di cui Alba Parietti sembra sapere più di qualcosa. D’altronde, lo diceva pure Oscar Wilde che:
Essere naturali è una posa difficilissima da mantenere
I mille volti di Alba Parietti
E allora sarà forse proprio per questo che la Parietti, quella che “si filtrino anche loro” e “non mi piace invecchiare“, in un disperato e vano tentativo di lasciarsi il tempo che passa alle spalle (perché tanto, si sa, l’età è solo un numero), deve aver ben pensato di trasformarsi in un’icona di giovinezza, pur limitandosi a quegli autoscatti accuratamente lavorati e poi distribuiti sulle piattaforme social, dando vita ad una, nessuna o addirittura centomila versioni di sé.
E così, mentre i comuni mortali si affidano a creme anti-age, diete disintossicanti e sonni rigeneranti (con scarsi risultati, evidentemente), la showgirl, opinionista nonché dispensatrice di pensieri illuminati e il più delle volte non richiesti sui suoi account ufficiali, avrebbe trovato una soluzione definitiva. Se ci fate caso, ogni giorno ci regala scatti in cui lo scorrere inesorabile degli anni da l’impressione di piegarsi alla sua volontà, cancellando rughe, pori e qualsiasi altra traccia di vissuto. E mai che ci fosse una foto uguale all’altra. Neppure il soggetto pare essere sempre lo stesso, tant’è che verrebbe da chiedersi: ma è lei o non è lei? Ebbene, certo che è lei!
Filtri maldestri e dove trovarli
Ciò che più mi stupisce e mi lascia un po’ perplesso, però, non è tanto che Alba usi i filtri – dopotutto, chi non lo fa ormai? -, ma il modo in cui lo fa. C’è una dedizione che verrebbe da definire “certosina” nella sua trasposizione su formato digitale di una perfezione che sfortunatamente non esiste, neppure l’abolizione dei filtri da parte di Meta è stata in grado di fermarla! Per di più, di fronte ad una tale mole di lavoro, chiunque si aspetterebbe quantomeno un’opera d’arte che nemmeno Leonardo da Vinci sarebbe in grado di replicare. E invece, ci si ritrova di fronte ad un’operazione maldestra che mostra volti lisci simili a quello di un manichino da esposizione, occhi che brillano neanche fossero stelle di un universo parallelo, labbra che sfidano le legge della fisica e colli raggrinziti che sembrano differire con il viso di almeno 80 anni!
Ovviamente, ciò non sfugge all’insindacabile giudizio del pubblico. Tuttavia, tra chi ha il coraggio di chiederle “come fai a essere sempre uguale?” e chi giustamente si domanda se dietro a quello schermo ci sia ancora una persona in carne ed ossa, c’è lei che liquida facilmente la questione al grido di “S1eTe soLo 1inv1diosi1!1!“.
Insomma, in un mondo in cui la naturalezza è diventata una scelta radicale, Alba continua a combattere la sua battaglia per un’estetica iper-reale, diventando un fenomeno a sé stante, eternamente sospeso tra un pensiero filosofico e un autoscatto levigato perché comunque, checché se ne dica, la realtà è fortemente sopravvalutata!!!
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