Filip Simaz, da Ciao Darwin a “Come Quando Fuori Piove”: “Un passo coraggioso verso chi sto cercando di diventare”

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Filip Simaz
Filip Simaz

Filip Simaz, certamente lo ricorderete in tanti, si è fatto conoscere al grande pubblico presentandosi, nel 2019, a Ciao Darwin 8 di Paolo Bonolis, il divertente show-antropologico che ripropone la “selezione naturale” fra due categorie archetipiche di persone antitetiche in eterna lotta per cercare di scoprire quale delle due è destinata alla sopravvivenza. Tuttavia, la sua storia ha inizio molti anni prima a Sofia, in Bulgaria, dove ha trascorso, prima di essere adottato da una famiglia italiana residente nella provincia di Bergamo, i suoi primi quattro anni di vita in un orfanotrofio.

Accettazione e scoperta di sé

Content creator, coreografo e attore, nel 2019 ha recitato nel film Riccione diretto da Giorgio Romano, attualmente lavora come DJ e coltiva, fra i suoi innumerevoli sogni, quello di varcare “la porta rossa” della prossima edizione del Grande Fratello. Tra i suoi ultimi progetti c’è Come Quando Fuori Piove, un libro in uscita il prossimo 25 aprile (Pathos Edizioni – €16, pp. 140), che lo introduce al mondo della scrittura e che si presenta come il primo di una trilogia legata essenzialmente alla riscoperta e all’accettazione di sé. Al suo interno, infatti, Filip affida i suoi ricordi alle pagine, e lo fa con estrema sensibilità e con grande sincerità. Mostra quanto coraggio ci vuole nel cadere e tutta la forza necessaria a ricominciare che ha caratterizzato la sua vita.

Chi è Filip Simaz? Da dove viene, e dove è diretto? Forse non lo sa nemmeno lui, ma si lascia scoprire all’interno di un’opera intensa e sorprendentemente intima, in cui non solo si mette a nudo, ma riesce persino a commuoverci mettendo nero su bianco quella che è stata la sua vita fino ad oggi, con la delicatezza di chi è riuscito ad accettare il grande dolore che si cela dietro l’abbandono. Non è mai facile dirsi addio, Filip lo sa, per questo è pronto ad amare e ad amarsi oltre le fragilità che lo caratterizzano.

Filip Simaz racconta “Come Quando Fuori Piove”: “Non una fine, non una guarigione completa”

“Questo libro è un viaggio dentro un vuoto che ha sempre avuto un nome, ma mai un volto. È la storia di un’identità spezzata, che ha imparato a camminare nel silenzio delle risposte mancate e nelle stanze buie della confusione. Scriverlo è stato come attraversare una terra straniera che, in fondo, è sempre stata casa mia. Ho raccontato la mia lotta quotidiana con la sensazione di non appartenermi mai del tutto, con quella voce interna che mi ha sempre sussurrato: Non sai chi sei veramente.

Credit: Filip Simaz

L’adozione, per molti, è un nuovo inizio. Per me, è stata anche una ferita invisibile, una cicatrice che non si vede, ma si sente in ogni relazione, in ogni scelta, in ogni paura. E poi c’è lei, mia madre biologica. Il suo volto è un mistero che porto nel cuore, i suoi occhi una domanda che non smette mai di cercare risposte. Ho scritto anche per lei, per provare a colmare la distanza, per immaginare il momento in cui potrò finalmente guardarla negli occhi senza rabbia, senza aspettative, solo con il desiderio di riconoscermi. Questo libro non è una fine, né una guarigione completa. È un passo coraggioso verso me stesso, una dichiarazione d’amore verso chi sono stato, chi sono e chi sto cercando di diventare.”

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Classe 1996, studente laureando in “Lingue, Culture, Letterature e Traduzione” presso l’Università di Roma ‘La Sapienza’. Appassionato di scrittura, danza, cinema, libri, attualità, politica, costume, società e molto altro, nel corso degli anni ha collaborato con diversi siti d'informazione e testate giornalistiche (cartacee e digitali), tra cui Metropolitan Magazine, M Social Magazine, Spyit.it, Art&Glamour Magazine ed EVA3000. Ha scritto alcuni articoli per la testata giornalistica cartacea ORA Settimanale. Ha curato progetti in qualità di addetto stampa, ultimo dei quali "L'Amore Dietro Ogni Cosa" (NewMusic Group, 2022). Attualmente, è redattore presso la testata giornalistica Vanity Class e caporedattore per L'Opinione.

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