Tre giovani professionisti uniti da una visione comune: la passione per il territorio e la volontà di trasformare Monza e la Brianza in un modello di sostenibilità e innovazione. È così che nasce CONNETTI Monza e Brianza, l’associazione no profit partita da pochi giorni che intende rivoluzionare il rapporto tra cittadini, istituzioni e territorio mettendo al centro ambiente e cultura.
La storia di Connetti Monza e Brianza inizia dall’incontro tra anime diverse ma complementari: Giada Turato, avvocato e già assessore all’Ambiente, Energia, Mobilità del Comune di Monza, Federico De Giacomo economista dei Trasporti ed esperto di mobilità e Paolo Maini, manager in un’azienda del settore manifatturiero. Competenze diverse che si fondono in un’unica missione: ridare vita al patrimonio brianzolo attraverso uno sguardo contemporaneo e sostenibile. A loro si sono uniti già moltissimi cittadini, mossi dagli stessi intenti di costruire cultura e innovazione.
La visione della Presidente Giada Turato in merito a CONNETTI
“Ogni voce conta”. «Non vogliamo essere un’associazione con lo sguardo esclusivamente locale. Siamo partiti da Monza ma siamo già in rete con altri comuni», spiega la presidente Turato «Il nostro obiettivo è creare una vera fabbrica di idee, dove esperienze, conoscenze e competenze si trasformino in azioni concrete per il territorio, sfruttando la potenzialità delle connessioni a ogni livello. Da noi ogni contributo viene ascoltato, ogni proposta ha valore».
L’approccio di CONNETTI è innovativo quanto ambizioso: costruire una rete che colleghi cittadini, amministratori, istituzioni e imprese in un dialogo costante, per creare soluzioni che rendano Monza e Brianza un modello per l’Italia.
Tra passato e futuro: la formula del cambiamento

Solo chi conosce profondamente la storia urbanistica e culturale della nostra Provincia può immaginarne il futuro» continua Turato «Proprio per questo organizzeremo eventi e incontri dove esperti di vari settori, inerenti ad esempio alla mobilità, ambiente e sviluppo urbano, si confronteranno per offrire a tutti una visione d’insieme della nostra realtà e mettere in campo idee e azioni per il futuro e l’innovazione».
Il logo dell’associazione racconta tutto: linee colorate che convergono in una grande “M” di Monza, dove il verde rappresenta i parchi e l’azzurro l’innovazione. Strade e percorsi differenti che si riuniscono in un unico punto di arrivo: un territorio migliore.
I protagonisti del cambiamento. “CONNETTI” punta sulle persone
«Vogliamo che i cittadini diventino protagonisti attivi, non spettatori passivi», sottolinea la fondatrice «Ognuno ha competenze uniche che possono fare la differenza per rendere il nostro territorio più vivibile».
Oltre a professionisti di diversi campi e spin off con la comunità scientifica, il progetto ha già un alleato di prestigio come il campione Gianni Bugno, icona del ciclismo a livello mondiale. A livello locale conteremo su Ettore Radice, importante riferimento del mondo associativo culturale monzese. L’associazione è aperta a tutti, come giovane donna intendo stimolare anche la partecipazione femminile e dei giovani, che spesso faticano a trovare il giusto spazio ma riteniamo indispensabili motori del cambiamento.
L’ambizione che fa la differenza
“CONNETTI” sarà soprattutto laboratorio e costruzione di un futuro possibile. «Nei prossimi mesi ci giochiamo il futuro – precisa la Presidente – la “connessione” con l’area metropolitana di Milano non è solo una prospettiva viabilistica ma mette campo anche una nuova idea di città e territorio che va disegnata e realizzata compiutamente, per diventare prospettiva Europea. La nostra apertura abbraccia tutto il territorio brianzolo perché siamo convinti che solo così si possano cambiare veramente le cose».
«Io continuo a impegnarmi per migliorare la città e il territorio in cui vivo – conclude Giada Turato – E’ chiaro che in questo processo è fondamentale anche la politica, ma serve un’iniezione di forze nuove, idee nuove, lavoro nuovo, che prenda il distacco dalle vecchie logiche a cui nessuno più crede. Prima di tutto servono contenuti che siano utili e arrivino direttamente alle persone, per questo noi accettiamo la sfida e siamo pronti a mettere in campo tutte le nostre energie come una vera squadra».