Il 29 settembre 2024, l’Agenzia ANSA ha riportato la notizia dell’emissione di un francobollo commemorativo in onore di Silvio Berlusconi, ex Primo Ministro italiano, imprenditore e fondatore di Forza Italia. Questo francobollo celebra la sua lunga carriera politica e il suo impatto sulla storia italiana. Il francobollo è emesso da Poste Italiane, in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ogni anno, viene pubblicato un programma annuale di emissione che elenca le nuove carte-valori postali che saranno emesse. Queste emissioni filateliche includono una varietà di temi, da figure storiche a eventi culturali e naturali.
Dettagli Tecnici del francobollo
- Tiratura: 350.210 esemplari
- Valore: dal valore di 1,25€
- Foglio: 45 esemplari
- Stampa: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva e non fluorescente.
- Bozzetto: A cura del Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali.
- Design: Ritratto di Berlusconi sullo sfondo della bandiera italiana e dell’Unione Europea.
Cos’è la commemorazione e come si collega a Silvio Berlusconi
È stato una persona dotata di grande umanità e un imprenditore di successo, un innovatore nel suo campo. Ha conquistato posizioni di assoluto rilievo nell’industria televisiva e nel settore dei media, ben prima del proprio impegno diretto nelle istituzioni. È stato artefice di importanti successi nel mondo dello sport italiano – Sergio Matteralla.
Berlusconi, salvo ovviamente le occasioni di cordoglio per la scomparsa, per “onestà intellettuale” è da considerarsi una personalità controversa: ha avuto sostenitori appassionati e critici feroci. Questo francobollo è un modo per ricordare il suo ruolo significativo nella politica italiana. In passato, diversi presidenti del Consiglio, come De Gasperi, Moro e Andreotti, hanno ricevuto onorificenze simili. Tuttavia, non tutti i leader hanno avuto francobolli commemorativi, ciò rende l’emissione per Berlusconi un evento notevole. Il fatto che sia trascorso solo un anno dalla scomparsa apre a qualche riflessione.
Nostalgia filatelica
Come collezionista di francobolli, questo evento mi offre l’opportunità di riflettere confrontando altri soggetti ripresi e veicolati dai francobolli, sia durante il Regno d’Italia che più recentemente con la nostra amata Repubblica.
Sfogliando l’album che custodisco quasi con la sacralità che si deve a una reliquia, passo a trascrivere i nomi di personaggi illustri ivi rappresentati. L’elenco che segue viene proposto in ordine di apparizione nella mia raccolta, non per l’importanza che ogni personaggio ha avuto in Italia, mi limito ad un paio di dozzine di personaggi per assaporare le nozioni enciclopediche che ruotano attorno a questi nomi:
Boccaccio, Enrico Fermi, Giacomo Puccini, Luigi Pirandello, Jacopo Della Quercia, Arturo Toscanini, Tommaso Campanella, Borromini, S. Luigi Gonzaga, S. Antonio, Gioacchino Rossini, Leon Battista Alberti, Alessandro Manzoni, Grazia Deledda, Padre Luigi Maria Monti, Giuseppe Garibaldi, Santa Lucia, Piero Della Francesca, Padre Pio Da Pietralcina, Erminio Macario, Fra’ Luca Pacioli, Nilla Pizzi, Ernesto Teodoro Moneta, Camillo Golgi, Antonino Lo Surdo e chi più ne ha, più ne metta.
Evoluzione dei francobolli
Tradizionalmente, i francobolli servivano a spedire lettere e pacchi, permettevano la comunicazione a distanza prima ancora che arrivasse il telefono. Hanno consentito agli italiani di restare in contatto, inviare una cartolina alla famiglia, alla fidanzata, agli amici.
Ricevere una cartolina che aveva come incipit “Un saluto da…”, bastava a dire tutto, rassicurava il destinatario, comunicava che “tutto [il viaggio] era andato bene”.
Con l’avvento delle e-mail, il ruolo dei francobolli è cambiato e ogni ragionamento fatto nel 2024 non può prescindere dalla constatazione del loro progressivo annichilimento, anche per noi filatelici.
La prudenza istituzionale meriterebbe un addendum di dieci anni?
L’emissione di un francobollo commemorativo a meno di dieci anni dalla morte di Berlusconi solleva interrogativi legati alla LEGGE di Vittorio Emanuele III del 1927, che stabilisce che strade o monumenti non possono essere dedicati a persone decedute da meno di dieci anni.
Si tratta di una legge spesso ignorata, violata, ma tuttora in vigore [Legge n. 1188 del 23 giugno 1927, “Toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei”]. All’art. 2, che forse vale la pena richiamare, si stabiliva un principio interessante che può essere utile per ragionare sulla commemorazione di Silvio Berlusconi: “Nessuna strada o piazza pubblica può essere denominata a persone che non siano decedute da almeno dieci anni.”
La legge all’articolo 3 estende la fattispecie a monumenti, lapidi od “altro ricordo permanente” fuori dai cimiteri. Si potrebbe interpretare questo principio anche nella fattispecie dei francobolli commemorativi: perché tutta questa fretta di commemorare Silvio Berlusconi, non sarebbe stato più prudente attendere il 2033? Idem per l’aeroporto di Malpensa, cui prodest?
Nel medesimo dispositivo si conferiva la facoltà di deroga al Ministro per l’interno. Si chiosava con la firma del Capo (Assoluto) del Governo, Benito Mussolini.
Dettagli che in pochi noteranno
Cosa c’entra Raffaello con il francobollo dedicato a Berlusconi?

Un filatelico guarda quasi solo i dettagli. L’affresco fotografato alle spalle di Berlusconi, rappresenta L’Incontro di Leone Magno con Attila. Un affresco di Raffaello situato nella Stanza di Eliodoro (in figura), una delle Stanze Vaticane. Si rappresenta Attila come un assassino, spietato, dato che dietro di esso vi sono solo fuoco, macerie e città assaltate. Una copia, quella rappresentata nel francobollo, è presente anche nella Sala delle Galere a Palazzo Chigi.
Per rimanere aggiornato sulle ultime opinioni, seguici su: il nostro sito, Instagram, Facebook e LinkedIn