/

Grande Fratello, il caso Yulia Bruschi: oltre le critiche, l’indifferenza!

3 mins read
Grande Fratello

Vi è mai capitato di avvertire quella strana, e a dir poco spaventosa, sensazione di star assistendo a qualcosa che, a conti fatti, era ancor meno reale di quel sarebbe dovuto essere? Ebbene, qualora non vi fosse mai capitato e sentiste la necessità di provare un tale brio, vi consiglio di accendere la tv e di sintonizzarvi sul primo reality show che trovate. Non importa quale, purché il format sia quello giusto. Perché, vedete, se un tempo questi programmi si prefiggevano lo scopo di catapultare persone “normali” nel circolo vizioso della popolarità, a mo’ di esperimento sociale e al tempo stesso di forma di intrattenimento, ad oggi assomigliano sempre più a templi esclusivi della vanità, riservati a pochi eletti, in cui le telecamere sembrano inquadrare tutto fuorché la dignità.

Tra drammi costruiti ad arte e scandali di dubbio gusto, in effetti, i concorrenti regalano puntualmente agli ignari telespettatori la peggiore rappresentazione possibile di sé, il più delle volte rasentando il già labile confine che c’è fra imbarazzo e ridicolo. E questo, purtroppo, nonostante gli autori si sforzino, di anno in anno, di confezionare un programma che, sulla carta, potrebbe funzionare davvero. Insomma, un po’ ciò che sta accadendo ultimamente al Grande Fratello che, da padre di tutti i reality, pare essersi trasformato nella fucina delle più improbabili polemiche che il panorama dello show business potrebbe generare.

Ma d’altronde, lo diceva anche Oscar Wilde:

L’unica cosa peggiore dell’essere criticati è il non essere menzionati affatto!

Della serie, nel bene o nel male, purché se ne parli.

D’Anelli scova l’ennesimo scheletro negli armadi della casa del Grande Fratello

Protagonista di quello che si potrebbe definire un “meta-reality” (ossia un reality nel reality), nemmeno si trovasse invischiata nella trama di una di quelle soap opere turche che vanno tanto di moda di recente, e tralasciando quei momenti “altissimi” (si fa per dire, chiaramente) che ci ha regalato nelle scorse settimane sulla rete ammiraglia di Mediaset, sarebbe l’attuale inquilina della casa più spiata d’Italia Yulia Bruschi. O almeno, questo è quello che sostiene Biagio D’Anelli, l’onnipresente e quanto pare onnisciente Jessica Fletcher dei social media, sempre pronta a (ri)portare alla luce scandali taciuti o forse solo dimenticati e a trasformare la qualunque in un affare di Stato per la Cabot Cove di Canale 5.

Stando alle parole del giornalista e opinionista, Simone, ex fidanzato della gieffina, sostiene che lei, in un momento di “discussione animata”, gli avrebbe lanciato un bicchiere in faccia, causandogli una ferita. Motivo per il quale egli avrebbe deciso di denunciarla. Insomma, una roba non da poco, ma che, tuttavia, non sembrerebbe destare la men che minima preoccupazione tra le mura del GF.

Vittima, carnefice o protagonista di un nuovo meta-reality?

Anzi, mentre Yulia continua la sua avventura come se nulla fosse, apparentemente ignara del circo mediatico che si è scatenato al di fuori, la sua immagine pubblica viene lentamente smontata e fatta a pezzi. Certo, la domanda sarebbe lecita per chiunque: che si tratti di un mero espediente per dare una scossa alla soporifera narrazione del reality? O che ne so, magari Simone è solamente alla ricerca dei suoi cinque minuti di immeritata popolarità? Comunque sia, a mio avviso le risposte non le avremo mai, perlomeno finché i riflettori di questo grande palcoscenico rimarranno accesi.

Non a caso, Alfonso Signorini, maestro dell’imperturbabilità, appare preoccuparsi maggiormente del dover gestire le crisi di pianto per un biscotto spezzato che di confrontarsi con questioni “lievemente” più serie. Ma si sa, il trash è un’arte sottile, e probabilmente l’idea di un dibattito a tema denuncia penale in prima serata è troppo persino per lui. O magari aspetta il momento giusto per lanciarsi in uno dei suoi deliri d’onnipotenza a suon di sermoni?

Cosa sarebbe oggi il Grande Fratello senza gli scandali dei suoi concorrenti?

E così, ancora una volta, ci troviamo davanti alla solita domanda: dove finisce il reality e inizia la realtà? La risposta potrebbe (e chissà, magari dovrebbe) essere solamente una: ovunque ci sia audience. Perché, parliamoci chiaramente, cosa avrebbe la possibilità di essere oggigiorno il Grande Fratello senza la sua buona dose di scandali e cattivo gusto? La sola cosa certa, per adesso, è che nei reality (e soprattutto nei loro dintorni) tutto è lecito, perfino trasformare un’accusa legale in mero intrattenimento da avanspettacolo. Dopotutto, se un bicchiere può spaccare una faccia, perché non anche un record di ascolti?

A voi l’ardua sentenza!

Per rimanere aggiornato sulle ultime opinioni, seguici su: il nostro sitoInstagramFacebook e LinkedIn

Simone Di Matteo, Latina 25 gennaio 1984. Curatore della DiamonD EditricE, autore, scrittore e illustratore grafico è tra i più giovani editori italiani. I suoi racconti sono presenti in diverse antologie. Molti dei suoi libri invece sono distribuiti all'interno degli istituti scolastici italiani. È noto al grande pubblico non solo esclusivamente per la sua variegata produzione letteraria, ma anche per la sua partecipazione nel 2016 alla V edizione del reality on the road di Rai2 Pechino Express. Consacratosi come Il giustiziere dei Vip, da circa due anni grazie a L’Irriverente, personaggio da lui ideato e suo personale pseudonimo, commenta il mondo della televisione, dei social network e i personaggi che lo popolano, senza alcun timore, con quel pizzico di spietatezza che non guasta mai attraverso le sue rubriche settimanali.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Racconti brevi, può un piccolo scritto divenire avvincente quanto un romanzo?

Next Story

La signora ammazzatutti (1994), John Waters elogia i padri dell’horror

Latest from Blog