Nella serata di ieri, giovedì 13 febbraio, la terza del Festival di Sanremo, nel corso della quale si è esibita la restante metà degli artisti in gara, è premiata anche la luminosa carriera di Iva Zanicchi che, con la sua inconfondibile voce e il suo straordinario carisma, ha scritto pagine importanti ed indimenticabili della storia della canzone italiana. Un’artista poliedrica, capace di reinventarsi nel tempo e di spaziare con disinvoltura tra la musica, la televisione e la letteratura, lasciando un segno indelebile in ogni ambito in cui si è cimentata.
È giusto e doveroso valorizzare al massimo i giovani artisti, anzi io sono per i giovani e va benissimo che ci si occupi soprattutto di loro. Però certo che un occhio di riguardo ogni tanto per artisti che hanno ancora qualcosa da dire bisognerebbe averlo, via – Iva Zanicchi
La storia sanremese di Iva Zanicchi
Iva Zanicchi, che con undici partecipazioni ha collezionato tre vittorie in totale nel corso della storia della kermesse – nel 1967 con Non pensare a me, nel 1969 con Zingara e nel 1974 con Ciao cara come stai – torna sul palco che l’ha vista “nascere” artisticamente con un medley di questi celebri brani. Un ritorno che celebra non solo il suo talento, ma anche la sua straordinaria capacità di emozionare il pubblico, attraversando epoche e generazioni con la sua voce calda e potente.
Una donna sorprendente e sagace, una vera mattatrice che ha saputo stregare intere generazioni, rimanendo sempre fedele a sé stessa. Con la sua verve e la sua grinta inesauribile, Iva ha saputo conquistare anche il piccolo schermo, diventando un volto amato della televisione italiana e dimostrando che il talento non ha confini o età. Una carriera lunga e brillante, che l’ha resa un’icona della musica leggera italiana e che, ancora oggi, la conferma come una presenza imprescindibile dello spettacolo.
Iva è molto più che una semplice “Diva”: è un simbolo di autenticità, passione e determinazione, un’artista che continua a incantare e a sorprendere con la sua energia travolgente. Sarà per questo che qualcuno ha ben pensato di conferirle un meritato riconoscimento per i suoi “primi” 60 anni di carriera, un premio molto gradito alla diretta interessata e a quelle generazioni di fan che la seguono ormai da sempre.
Le sue dichiarazioni in merito al “Premio alla Carriera”:
“Non me lo aspettavo, sono commossa e grata a Carlo Conti per questo Premio perché non credo di essere l’unica a meritarlo. Quest’anno sono sessant’anni di carriera e non mi sembra vero! Dedico questo premio a mia madre che con sacrifici inimmaginabili, ha lottato fin dall’inizio perché potessi realizzare il mio sogno e a Fausto, il mio amato Pippi. Lo sento tanto vicino a me e sono certa che anche in questo caso, si commuoverà, come sempre, nel sentirmi cantare. Un grazie speciale anche a mia figlia Michela che mi produce e, qualche volta, mi fa da madre con la sua attenzione e la sua ponderatezza. Un Premio importante di cui fare tesoro e che credo sia meglio ricevere da viva che da morta, come dice mia figlia! Ho ancora tante cose da realizzare, un nuovo disco e magari qualche cosa in Tv che non vedo l’ora di condividere“.
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