Millie Bobby Brown, giovane attrice diventata celebre grazie al ruolo di Eleven in Stranger Things, ha affrontato, fin dai suoi primi passi nel mondo dello spettacolo, una serie di difficoltà personali e professionali che, nel corso delle ultime settimane, sono purtroppo tornate a giocare un ruolo fondamentale all’interno della sua vita. Una di queste, in particolare, è stata (e continua sfortunatamente ad essere tutt’ora) quella di tramutarsi, senza un’apparente valido motivo, nell’obiettivo preferito dei bulli e dei leoni da tastiera, soprattutto sui social media, dove le critiche e le offese sono diventate parte integrante della sua vita, ai quali, però, la diretta interessata ha finalmente deciso di rispondere per le rime.
Facile fare il bullo, perché quelli realmente forti sono coloro che aiutano il prossimo – Anonimo
Le critiche non abbattono Millie Bobby Brown
Recentemente, infatti, la star cinematografica ha dichiarato, in modo fermo, di rifiutarsi di “scusarmi per essere cresciuta”, nella speranza di poter mettere a tacere in maniera definitiva la voce di chi del prossimo non si è mai curato abbastanza. Tale affermazione, in effetti, risulta essere necessaria in una realtà, come quella delle piattaforme virtuali, in cui il giudizio degli altri sembra spesso essere più forte del diritto di una persona di essere se stessa.
Al di là delle critiche e delle parole taglienti, però, il bullismo subito dalla giovane star ha assunto spesso varie forme: commenti al vetriolo sull’aspetto fisico, critiche improbabili sulle sue scelte professionali e, soprattutto, polemiche improponibili su quei cambiamenti, che chiunque con un po’ di senno riterrebbe perfettamente naturali, che avvengono quando una persona cresce sotto lo sguardo fisso del pubblico.
Le critiche più impensabili
Crescere sotto i riflettori non è mai facile, certo, ma se a questo si aggiungono le feroci parole di chi non ha vergogna di giudicare, la sfida può diventare ancora più ardua. Difatti Millie, che a soli 19 anni ha vissuto una carriera strabiliante, è stata accusata in più di un’occasione, nemmeno se questa potesse essere una colpa da dover espiare, di “cambiare”, di “maturare troppo velocemente”. Per carità, è oltremodo risaputo che il bullismo, sia online che offline, tocca i fondi più bassi, ma qui pare si stia proprio esagerando.
Altresì vero è che si tratta di un fenomeno spesso e volentieri minimizzato o ignorato, le cui conseguenze sono devastanti. Millie Bobby Brown, però, ha avuto il coraggio di affrontare questa piaga sociale con determinazione e sincerità, usando la sua voce per sottolineare che nessuno ha il diritto di chiedere scuse per essere se stessi.
Crescere non è mai una colpa
Crescere, evolversi e cambiare sono parte naturale della vita umana, e nessuno dovrebbe sentirsi in dovere di giustificarsi per il proprio percorso personale. C’è da riflettere su quanto la pressione del pubblico, combinata con l’invadenza dei social media, possa influire sulla percezione di sé di una persona. Soprattutto quando si è giovani e si è sotto costante scrutinio.
Millie Bobby Brown è un esempio di come si possa affrontare questo bullismo in modo positivo, ma anche di quanto sia dannoso il fatto che un adolescente debba sentirsi obbligato a difendersi per crescere. Non è un caso, inoltre, che molte altre celebrità e persone comuni abbiano iniziato a parlare apertamente delle difficoltà legate alla pressione sociale e al bullismo sui social, in un’epoca in cui l’immagine è tanto valorizzata quanto la propria essenza.
Il dovere di NON scusarsi
“Mi rifiuto di scusarmi per essere cresciuta”, queste le sue parole, semplici e al tempo stesso potentissimo. È un invito a tutte le persone, non solo quelle famose, a non farsi condizionare dal giudizio degli altri. Il bullismo, purtroppo, è ancora una realtà con cui molte persone devono avere a che fare ogni giorno, sia in forma fisica che digitale.
Dobbiamo imparare ad accettarci e a difenderci dalle pressioni esterne, piuttosto che piegarci per compiacere gli altri. Millie ha saputo trasformare un’esperienza dolorosa in un messaggio di empowerment, diventando così un modello di resilienza per molti.
La sua fermezza e il suo coraggio sono un esempio di come si possa superare il bullismo, non solo difendendo se stessi, ma anche dando forza a chi ci circonda per reagire esattamente come noi. In conclusione, non bisogna mai scusarsi per essere se stessi, per crescere o per cambiare. Il bullismo è una battaglia che deve essere combattuta a livello individuale e collettivo. Ognuno di noi ha il diritto di crescere senza temere il giudizio degli altri.
Insomma, un’importante lezione, quella di Millie, sulla quale riflettere!
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