«Penso al positivo, mi sento anche più attivo, mentre il mondo intanto è spento come un dispositivo». È da questa strofa, che suona come una piccola ribellione, che prende forma “Positivo”, il nuovo singolo di Rames, artista torinese classe ’86 che ha fatto del rap uno strumento di riscatto personale e sociale. Un brano, ma soprattutto un’idea chiara: in un mondo afflitto da sfiducia, ansia e disillusione, la scelta di pensare positivo può diventare un atto rivoluzionario.
“Positivo” è un invito a riconsiderare il modo in cui ci rapportiamo alla vita, ai sogni, alle difficoltà quotidiane. Un progetto musicale ma anche culturale, un richiamo a riappropriarsi del tempo, della creatività, della capacità di sognare. Un brano che non indulge nella retorica, ma che incide con precisione chirurgica su un contesto saturo di negatività digitale, alienazione e disillusione.
L’alternativa offerta da Rames
Rames non si limita a raccontare i tempi che corrono, ma costruisce un’alternativa. Il suo è un messaggio limpido, diretto, che parla soprattutto alle nuove generazioni, spesso intrappolate in una realtà iperconnessa ma svuotata di senso. Perché pensare positivo non è un vezzo da slogan motivazionale, ma un atto radicale, una scelta che può cambiare le prospettive individuali e collettive. Un cambio di passo che il rapper propone con coerenza, dopo anni di pausa e una carriera musicale che ha sempre mantenuto una forte attenzione al contesto sociale.
Nel testo, lo sguardo dell’artista si posa su una società disattenta e frenetica: «qua tutto nuoce, tutto è veloce», scrive, sottolineando l’affanno quotidiano, l’incomunicabilità e l’inquietudine latente di una generazione in cerca di senso. Ma poi sposta il baricentro, offrendo un’opzione possibile, una via percorribile che si nutre di creatività, di fiducia, di attivazione personale. Una visione che si contrappone alla passività indotta dallo scrolling compulsivo e dalla sovraesposizione ai social, restituendo centralità all’immaginazione e alla volontà di agire.

Il disagio contemporaneo viene radiografato in pochi versi, evidenziando come il pensiero critico ceda spesso alla distrazione costante. Ma è proprio da questa consapevolezza che nasce la proposta artistica di Rames: spegnere per riaccendere. Spegnere il flusso negativo e accendere l’energia creativa. Un’inversione di rotta che si fa pratica quotidiana e, auspicabilmente, contagiosa.
Con questo brano voglio proporre un cambio di rotta rispetto al clima di apatia che ci circonda – racconta Rames -. Sento che pensare positivo è un atto rivoluzionario, perché ci aiuta a non mollare, a progettare, a costruire qualcosa anche quando il contesto sembra dirci il contrario.
Biografia
Rames è un rapper italiano nato a Chieri (TO) nel 1986. Si avvicina alla musica iniziando a scrivere e produrre interamente i suoi brani, che ottengono, sin da subito, ottimi riscontri da parte di pubblico e critica. Ma Rames non è soltanto un rapper, bensì una webcam puntata sulla realtà: il suo focus riprende le situazioni, i punti più salienti del contesto in cui vive. La sua musica è un faro per tutti coloro che si sentono spenti, avvolti da uno stato di afflizione e di incertezze, motivandoli e spingendoli a ricercare la giusta energia per rinascere. Sonorità ballabili e ritmate, vestono testi riflessivi e rilassanti, portando in essere il connubio perfetto tra astrazione e melodia, ricercatezza e presenza scenica.
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