Un viaggio nella gastronomia natalizia italiana: tradizioni e sapori

5 mins read
Gastronomia Natalizia Italiana

Cosa s’intende per “Gastronomia Natalizia Italiana”? Una definizione pragmatica per un ipotetico Dizionario di cucina 2025 per la voce Gastronomia Natalizia Italiana potrebbe essere: “quello che si mette in tavola a Natale nelle famiglie italiane“. Senza offesa per le grandi cucine e i grandi chef iperstellati che frequentano l’ecumene televisivo e mediatico. Il Natale ha quasi perduto completamente il significato associato alla Solidarietà e Condivisione, tuttavia è nostro compito risemantizzare questa parola, riempiendola delle azioni che ci nobilitano. Anche piccoli gesti di generosità e attenzione verso gli altri possono contribuire a rendere il Natale un momento di vera condivisione e supporto.

Se ci diamo una mano i miracoli si faranno ed il giorno di Natale durerà tutto l’anno – Gianni Rodari

Il Natale a tavola, oltre i programmi culinari di Mediaset e Rai

Non volendoci sostituire ai vari programmi culinari del mondo televisivo di Mediaset e Rai, che sembrano rappresentare piuttosto bene tutto quello che resta della cultura italiana “a tavola”, ci siamo chiesti se potesse avere qualche valore aggiunto proporre un articolo in cui fare un “viaggio” nella gastronomia natalizia italiana.

Siamo andati alla ricerca di tradizioni e sapori, arricchendo il tutto con un pizzico di creatività e giornalismo etico. Il risultato è un articolo che presenta pietanze tipiche e tradizionali, distribuite nelle regioni italiane, con qualche nota di creatività e una connotazione volutamente salutista, perché, a Natale, ognuno di noi augura il bene al prossimo!

La notizia è che gli italiani, nonostante l’inverno religioso, celebrano ancora il Natale, ma cosa celebrano?

Tra convivialità e nostalgia

Il Natale nelle famiglie italiane è un momento di celebrazione, ma diciamo pure che non sappiamo bene cosa stiamo celebrando. C’è una convivialità che per alcuni è “nostalgica” dell’era antropologica pre-smartphone, quando cioè le persone avevano più relazioni “off-line” che “on-line”. Per altri, il Natale fa parte di quegli eventi fissi che arrivano una volta all’anno, e non si vede l’ora che finiscano.

La nascita di Gesù

Superato da decenni l’afflato religioso per la nascita di Gesù, con la santa Messa di mezzanotte ecc…, il popolo italiano ha eletto a valori assoluti del Natale, la gastronomia accompagnata da un buon “non fare nulla”. Forse questi fattori (l’aspetto culinario e la passività) giocano un ruolo fondamentale nella nostra cultura odierna di quello che fu il santo Natale.

Noi tutti si consuma

Da un punto di vista socioeconomico il Natale è una festività che in qualche modo deve restare importante anche per i non credenti, non praticanti, non-qualcosa, perché tutti noi si è rispettosi e tolleranti “delle tradizioni” – e soprattutto noi tutti si consuma!

Regionalismi culinari: la ricchezza della gastronomia natalizia italiana è nelle regioni

La gastronomia natalizia italiana è una celebrazione della diversità culturale e delle tradizioni regionali, e locali, che fanno dell’Italia un paradiso culinario con tante nicchie di sapori. Ogni area geografica del Paese custodisce ricette uniche, tramandate di generazione in generazione, che riflettono la storia, la cultura e i prodotti tipici locali. Andare a fondo di queste tradizioni ci permette di comprendere meglio la varietà e la complessità della cucina italiana, specialmente durante le festività natalizie.

Scopriamo insieme alcuni dei piatti e delle specialità più rappresentative del Natale italiano.

Antipasti e Stuzzichini

La gastronomia natalizia italiana spesso ha un ricco assortimento di antipasti. Tra i più apprezzati e creativi ci sono:

  • Crostini di patate e salmone: fette di pane tostato con patate lesse e salmone affumicato.
  • Tortelli di bresaola: piccoli ravioli ripieni di bresaola e formaggio fresco.
  • Cestini di sushi: sushi fatto in casa con ingredienti italiani.
  • Alberelli di Natale di pasta sfoglia: piccoli alberi di pasta sfoglia farciti con formaggio e prosciutto.
  • Bicchierini di crema di ceci e gamberi: crema di ceci con gamberi freschi.
  • Tartine al salmone e burro aromatizzato: baguette con salmone affumicato e burro aromatizzato.
  • Rotolini di zucchine con ricotta e noci: fette di zucchine arrotolate con ricotta e noci.
  • Insalata di polpo e patate: polpo cotto con patate lessate e condite con olio e limone.
  • Biscotti al parmigiano: biscotti salati con formaggio grattugiato.
  • Crostini con mousse di baccalà: crostini con una mousse di baccalà.

Primi Piatti

Il primo piatto della cena della Vigilia è un momento clou. Ecco una tabella che fa corrispondere alla regione un primo piatto tipico di Natale:

RegionePrimo Piatto di Natale
PiemonteAgnolotti del Plin
Valle d’AostaZuppa alla Valpellinentze
LombardiaRisotto allo Zafferano
Trentino-Alto AdigeCanederli
VenetoRisi e Bisi
Friuli-Venezia GiuliaBrovada e Muset
LiguriaTrofie al Pesto
Emilia-RomagnaTortellini in Brodo
ToscanaPappardelle al Cinghiale
UmbriaStrangozzi al Tartufo
MarcheVincisgrassi
LazioFettuccine alla Papalina
AbruzzoMaccheroni alla Chitarra
MoliseCavatelli con Ragù
CampaniaLasagna alla Napoletana
PugliaOrecchiette con Cime di Rapa
BasilicataLagane e Ceci
CalabriaFileja con ‘Nduja
SiciliaPasta alla Norma
SardegnaMalloreddus alla Campidanese
Selezione fatta con gusti personali, nessuno si offenda!

Secondi Piatti

Anche il secondo piatto varia notevolmente, vediamo insieme quali ingredienti principali sono tematizzati:

  • Arrosto di Vitello. Un classico in molte regioni, preparato con vitello arrostito e aromatizzato con erbe e vino bianco.
  • Agnello al Forno. Popolare in Sardegna e Abruzzo, l’agnello viene cotto lentamente al forno con patate e rosmarino.
  • Cotechino con Lenticchie. Tipico dell’Emilia-Romagna, il cotechino è un insaccato cotto servito con lenticchie, simbolo di fortuna e prosperità.
  • Capitone Fritto. Tradizione napoletana, il capitone è un’anguilla fritta spesso servita durante la Vigilia di Natale.
  • Baccalà alla Vicentina. Dal Veneto, il baccalà viene cucinato lentamente con cipolle, latte, acciughe e olio d’oliva.
  • Brasato al Barolo. Piatto piemontese, carne di manzo brasata lentamente nel vino Barolo con verdure.
  • Faraona Ripiena. Molto diffusa in Toscana e Umbria, la faraona viene farcita con erbe, carne macinata e frutta secca.
  • Involtini di Pesce Spada. Dalla Sicilia, involtini di pesce spada ripieni di pangrattato, uvetta, pinoli e aromi.
  • Pollo alla Cacciatora. Diffuso in molte regioni, il pollo viene cotto con pomodori, olive, vino e aromi.
  • Coniglio alla Ligure. Piatto tipico della Liguria, coniglio cotto con olive, pinoli, vino bianco e aromi.

Vini e Spumanti

Lungi dal voler promuovere il consumo di bevande a base di alcol, è utile ricordare che il Natale è purtroppo l’occasione per eccedere nei veleni, quelle sostanze che danneggiano il nostro corpo (in minore o maggiore misura). In qualche modo anticipa (o prepara) alla devastazione del Capodanno in cui si ingeriscono quantità inverosimili di veleni.

In uno slancio di ethic-journalism non si vuole dare visibilità a determinati “prodotti” che peraltro godono del volano fornito loro dal brand “Made in Italy”. Pensiamo ai vantaggi che ne avrebbe il Servizio sanitario nazionale se si iniziasse a ridurre il consumo di alcol!

Bevande analcoliche

Ci sono molte opzioni sul mercato, come vini senza alcol, birre senza alcol e anche cocktail analcolici. Bevande che imitano i cocktail ma senza alcol, come il Virgin Mojito o il Nojito.

Bevande a base di Latte o di Tè

Ci sono bevande calde arricchite con spezie festive come chiodi di garofano, anice stellato e zenzero.

  • A base di Latte. Una bevanda a base di latte vegetale, curcuma e spezie, perfetta per scaldare le serate invernali. Latte al cioccolato, frullati di banana o bevande a base di latte con spezie.
  • A base di Tè. Puoi preparare deliziose bevande fredde con tè verde, tè nero o tè alla frutta. Il Kombucha è una bevanda fermentata fatta con tè verde dolcificato, disponibile in vari gusti come ginger lemon, raspberry e passionfruit.

Bevande a base di succhi o frullati

  • Succo di frutta fresco o miscelazioni di succhi per un tocco di dolcezza naturale. Il succo di mela caldo per esempio è una bevanda riscaldata con spezie come cannella e chiodi di garofano, perfetta per l’inverno. C’è anche una versione non alcolica del tradizionale sidro, disponibile in vari gusti.
  • Frullati di frutta fresca, yogurt e spinaci possono essere nutrienti e deliziosi. Frullati di frutta e verdura con spezie come cannella e noce moscata.

Bevande gassate o frizzanti

Lo Seltzer con un tocco di succo di frutta può essere una scelta rinfrescante e leggera. Se invece si vuole il frizzante, c’è il ginger ale o il ginger beer, che aggiungono un po’ di effervescenza senza l’alcol.

E l’acqua aromatizzata, l’hai già sorseggiata?

Forse è il Natale giusto per assaggiare l’acqua con un tocco di sapore aggiunto da erbe aromatiche e agrumi.

Per rimanere aggiornato sulle ultime opinioni, seguici su: il nostro sitoInstagramFacebook e LinkedIn

Studioso di comunicazione, semiotica e vessillologia. Esploratore, attivista culturale e saggista. Già consigliere comunale e militante radicale "contro la pena di morte". Laurea in relazioni pubbliche (Iulm, Milano), diplomi di alta formazione nel pensiero filosofico di Tommaso d’Aquino e Anselmo d’Aosta presso atenei pontifici; “Esperto in criminologia esoterica”, master in bioetica. Tra i suoi interessi di ricerca: diritti umani, peace studies, hate speech online, analfabetismo religioso. Da oltre dieci anni Ministro della Chiesa di Scientology e rappresentante italiano dello scrittore statunitense L. Ron Hubbard.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Le 10 cose da non fare con un narcisista (più una bonus!)

Next Story

Oroscopo Etico di Natale: le previsioni dal 23 al 29 dicembre

Latest from Blog