Vischio, quando biologia e tradizione si incontrano in un bacio

1 min read
Vischio

Il vischio, che tutti conosciamo benissimo, è quella pianta misteriosa che spunta all’improvviso, all’interno della stragrande maggioranza delle pellicole natalizie, sopra le teste di coppie timide pronte a condividere un bacio o, nei casi peggiori, sopra la nostra mentre lo zio strambo della famiglia è intento a montar su una qualche sorta di scherzo. Ma cos’è davvero? In molti lo associano ad una tradizione romantica e altri ad un parassita vivente. Ebbene, ci dispiace rivelarvi che si tratta di entrambe le cose!

In cosa consiste l’attività parassitaria del vischio?

Dal punto di vista biologico, il vischio non è altro che un opportunista. Vive attaccato ad alberi come querce e meli, succhiando linfa e risorse per sopravvivere. È, tecnicamente, un parassita! Ma attenzione: la biologia non è priva di poesia. Questo piccolo vampiro vegetale gioca un ruolo ecologico importante, offrendo bacche nutrienti agli uccelli e rifugio agli insetti. Insomma, una sorta di coinquilino fastidioso ma non del tutto inutile. D’altronde, si sa, come diceva Antoine Lavoisier:

Nella natura nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma

La tradizione del vischio come simbolo di romanticismo e fortuna viene dai popoli nordici. I Druidi lo consideravano sacro, associandolo alla fertilità e alla protezione. (Forse avrebbero cambiato idea vedendo quante querce soffrono per colpa sua!) Nei secoli, la simbologia si è trasformata, e il vischio è diventato protagonista delle feste natalizie, appeso sopra le porte come un invito implicito a scambiarsi effusioni.

E qui arriva il paradosso: il vischio, che si comporta come un eterno “succhione” nella natura, diventa simbolo di generosità e condivisione durante le feste. Un invito, forse, a guardare oltre i difetti, a celebrare ciò che unisce piuttosto che ciò che divide.

Quindi, la prossima volta che vi trovate sotto il vischio, ricordate: non state solo partecipando a una romantica tradizione. State celebrando un parassita che, nonostante tutto, ha conquistato il suo posto nell’immaginario delle feste. E forse, dopotutto, anche noi possiamo imparare qualcosa da questa pianta tenace: trovare la bellezza e il valore, persino nelle situazioni più… appiccicose.

Buon anno e, se potete, evitate i parenti troppo entusiasti sotto il vischio!!!

Per rimanere aggiornato sulle ultime opinioni, seguici su: il nostro sitoInstagramFacebook e LinkedIn

Laureato in Scienze della Produzione e Protezione delle Piante presso la facoltà di Scienze e Tecnologie Agrarie, Università degli Studi di Milano nel 2020 è iscritto all’Ordine degli Agronomi e Forestali Como - Lecco – Sondrio. Offre consulenza tecnica qualificata per privati ed enti pubblici. Lavori ordinari e straordinari su alberi, giardini, terrazzi, siepi, e barriere verdi. Progettazione, pianificazione e direzione lavori con particolare attenzione e sensibilità alle problematiche ambientali. Riqualificazione di aree verdi, aiuole, parchi, giardini e orti per privati ed enti pubblici. Specializzato in rilievi, censimenti, valutazione e verifica della stabilità degli alberi tramite analisi e metodi sia visivi (VTA) che strumentali, si occupa di progettazione terrazzi e aree verdi, pratiche di abbattimento, riqualificazione di parchi e giardini, prevenzione e cura del verde.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Quadruslight, la prima galleria al mondo di opere retroilluminate si trova a Milano

Next Story

2024, l’ennesimo anno di un riscatto che (forse) non c’è stato: noi ci apriamo alla chiusura, e voi?

Latest from Blog

0 $0.00