“Traffico”, Morris Sarra debutta in Italia con lo spettacolo di Sergio Blanco

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Traffico

Latitudine Teatro presenta la prima nazionale di “Traffico”, intenso monologo del rinomato drammaturgo franco – uruguaiano Sergio Blanco, in scena per la prima volta in Italia. Lo spettacolo, che debutterà il 29 novembre alle ore 21:00 con repliche il 30 novembre e il 1 dicembre, andrà in scena presso il Teatro Fellini di Pontinia (LT).

La storia

“Traffico” esplora la vita ai margini di Alex, un giovane prostituto sospeso tra desiderio, violenza e sogni irrealizzabili. La moto sportiva, simbolo del suo massimo desiderio di libertà e fuga, rappresenta un’aspirazione che resta per lui fuori portata, un miraggio che si dissolve davanti ai suoi occhi e a quelli del pubblico. Il testo di Blanco affronta con sensibilità e crudezza il confine tra realtà e illusione, mettendo in scena un personaggio intrappolato tra seduzione e pericolo, spinto verso un epilogo inevitabile.

Manifesto ufficiale/Credit: foto per gentile concessione dell’Ufficio Stampa

Un cast e una troupe d’eccezione per “Traffico” di Blanco

La regia di Stefano Furlan costruisce un ambiente scenico essenziale e simbolico, con pochi elementi evocativi – come una ruota, un manubrio e un fanale – che suggeriscono la presenza della moto senza riprodurla in maniera naturalistica. Con il disegno luci firmato da Gianluca Cappelletti, lo spazio scenico diventa un riflesso dell’universo interiore di Alex, creando un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà. La scenografia ridotta amplifica il senso di incompletezza che attraversa la vita del protagonista, trasformando la scena in un non – luogo che diventa specchio delle sue aspirazioni e dei suoi tormenti.

A dare vita ad Alex è Morris Sarra, noto al pubblico per la sua partecipazione alla serie Netflix Suburraeterna. Sarra porta in scena un personaggio complesso e fragile, sospeso tra ingenuità disillusione, che vive in una costante tensione tra il desiderio di riscatto e la durezza della realtà. La produzione si avvale anche della creatività della costumista Anna Coluccia, i cui costumi sono pensati per sottolineare la vulnerabilità e la trasformazione del protagonista.

L’opera rappresenta una nuova sfida per Latitudine Teatro, che da sempre esplora il teatro contemporaneo con attenzione alle tematiche sociali e alla complessità dell’animo umano. Con questa prima nazionale, la compagnia invita il pubblico a un viaggio ai confini della città e della coscienza. In altre parole, il teatro diventa strumento di introspezione e di confronto con le fragilità umane.

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