Al giorno d’oggi le celebrità, non solo in quanto tali ma anche perché sempre più soggette allo scrutinio pubblico e dei mass media, hanno il dovere di rapportarsi in maniera responsabile nei confronti del prossimo, in particolare dei propri fan ai quali, al di là di qualsivoglia tipo di talento si possa possedere, è largamente dovuto il loro successo. Difatti, il loro comportamento può influenzare opinioni, atteggiamenti, stili di vita e persino la loro stessa immagine agli occhi del pubblico. Sapersi porre con umiltà, empatia, autenticità e rispetto è fondamentale per mantenere un rapporto sano con i propri “seguaci” (e non), per i quali anche l’umanità della persona dietro la fama è importante.
Un’aspetto, quest’ultimo, che però pare non esser tenuto in considerazione da tutte le innumerevoli personalità che popolano lo star-system. Un po’ come ci hanno ricordato Angelina Jolie e Antonello Venditti, i quali hanno dimostrato che, se da un lato, ci sono modelli che vale la pena di seguire, dall’altro, esistono i perfetti esempi di cosa non dover mai essere e diventare.
Il mondo ha bisogno di più persone come Angelina Jolie
Essere disattenti in contesti delicati può portare a situazioni imbarazzanti e potenzialmente offensive, addirittura quando non c’è l’intenzione di fare del male. Lo sappiamo bene noi e lo sanno benissimo che i cosiddetti “vip” che, spesso, sembrano dimenticare di essere persone al pari di tutte le altre. Certo, come ripeteva frequentemente lo scrittore e poeta John Updike, è vero che:
La celebrità è una maschera che ti mangia la faccia. Diventi cieco e sordo. Non puoi più vedere, sei sempre visto
Ciò nonostante, è altrettanto vero che la fama può essere gestita e non è lei a dover gestire noi, tantomeno le reazioni che abbiamo nei confronti di chi ci idolatra.
Il caso di Antonello Venditti: disattenzione o eccesso di alterigia?
In particolare, per quel che riguarda la triste vicenda che ha visto protagonista Antonello Venditti e una ragazza disabile presente ad un suo concerto nei giorni scorsi, essa pare essere il frutto di una mancanza di riflessione immediata. Dopotutto, può accadere che quando si è su un palco, l’emozione del momento e la necessità di interagire con il pubblico possono portare a dire cose senza pensarci troppo. Tuttavia, proprio per il ruolo di personaggio pubblico e l’influenza che l’esserlo esercita, è fondamentale prestare maggiore attenzione a ciò che si dice, soprattutto quando si tratta di persone vulnerabili come quelle affette da disabilità.
La disattenzione in questi casi può avere un impatto significativo, anche se non voluto. È un promemoria per tutti, non solo per i volti noti, dell’importanza di pensare prima di parlare e di essere consapevoli delle proprie parole, specialmente se si toccano argomenti sensibili. Capisco quanto possa essere doloroso
immaginarsi in quella situazione. Sentirsi oggetto di un’attenzione inadeguata o di un commento disattento, ma pur sempre tagliente, può ferire profondamente. Ogni persona ha il diritto di essere trattata con rispetto e considerazione, e certe parole, anche se non intenzionalmente offensive, possono far sentire qualcuno escluso o sminuito.
Le esperienze come quella che ha vissuto la ragazza in questione possono evocare emozioni forti e legittime perché nessuno dovrebbe sentirsi ridotto o messo a disagio per la propria condizione. La speranza è che episodi come questo possano servire da lezione per promuovere una maggiore sensibilità e rispetto verso tutte le persone, indipendentemente da chi queste siano.
In un secondo momento Venditti, attraverso i social network, ha provveduto a scusarsi sostenendo che
essendo buio non aveva capito e le sue parole sono state accettate sebbene è imperativo che episodi di questo tipo non si ripetano!
L’esempio di Angelina Jolie: diva dal cuore d’oro

Dal canto suo, invece, Angelina Jolie ci ha fornito la prova dell’esatto contrario. In altre parole, fama e celebrità non possono, e non devono essere, fumo negli occhi per farci perdere di vista la nostra umanità. D’altronde, la protagonista del nuovo film dedicato a Maria Callas è universalmente conosciuta non solo per il suo talento come attrice, ma per la sua umanità e il suo grande impegno in numerose cause umanitarie. E neanche a dirlo, all’81esima edizione del Festival del Cinema di Venezia ce ne ha fornito un’altra (forse l’innumerevole) dimostrazione.
Mentre era intenta a calcare il red carpet della Biennale, infatti, si è inginocchiata per salutare un fan disabile su di un lettino. Un gesto che mostra un immenso rispetto, empatia e prima di ogni altra cosa umiltà e un comportamento che mette in luce l’importanza di riconoscere e valorizzare ogni persona, indipendentemente dalle loro capacità o condizioni fisiche. Una qualità sicuramente non comune a tutti i vip che conosciamo oggigiorno! Anzi, vi dirò di più. In un mondo dove spesso prevalgono l’egoismo e l’indifferenza, atti come questo possono ispirare gli altri a fare lo stesso e a promuovere una cultura di gentilezza, sensibilità e amore.
Quello di Jolie riservato al fan in lettiga è un tipo di attenzione che fa sentire qualcuno “visto” e “ascoltato”, speciale e “apprezzato”. A chiunque farebbe piacere riceverne anche solamente un briciolo, perché significherebbe che, andando oltre le qualità estetiche o fisiche che ci caratterizzano, possiamo comunque essere considerati e amati in una realtà che, di solito, tende a relegarci ai margini. Ci vorrebbero più persone come Angelina Jolie nel mondo!
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