I cammini più affascinanti: dalla Spagna alla Francia, passando per l’Italia

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I cammini

Da diversi anni mi dedico particolarmente al “viaggiare lento” e sono migliaia i chilometri che ho percorso, tra la penisola iberica e l’Italia. Ogni cammino ha avuto il suo fascino e mi ha lasciato un qualcosa di prezioso che porto con me ogni giorno. Mi piace definire i cammini come “una bolla fuori dal mondo dove tutti sono parte di una famiglia, senza condizioni di cultura, religione o politica. Si è tutti pellegrini“. Tuttavia, credo che il medico e scrittore Jean-Christophe Rufin, in riferimento alla figura del viandante, li abbia pensati in un altro modo:

Un pellegrino non arriva mai da nessuna parte. Passa, semplicemente. Si ritrova immerso nel luogo in cui si trova (la sua condizione di appiedato lo mette in contatto diretto col posto e i suoi abitanti) e al tempo stesso ne è più che mai lontano, perché il suo destino è quello di restare.

I cammini sono una bolla fuori dal mondo

Camino Francés

Cammino francese – Credit photo: Vincenzo Falcone

Ho avuto la fortuna di percorrere diversi cammini, cinque in tutto. Nel 2016 ho percorso 778 chilometri in 26 giorni nel “Camino Francés”. Era durante l’Anno Giacobeo. Quella volta ho iniziato dai Pirenei Francesi a Saint-Jean-Pied-de-Port, la tratta più percorsa e conosciuta, intrapresa da poeti, scrittori, atleti, attori e reali di tutto il mondo. La tratta “francese” è anche quella dove si congiungono quasi tutti i percorsi
negli ultimi 100 chilometri verso Santiago. Senza dubbio, questo è uno dei percorsi a cui sono più profondamente legato. Mi ha regalato il senso di scoperta continua e l’importanza di non fermarsi mai di fronte agli ostacoli del momento . Anche le difficoltà contribuiscono alla bellezza della nostra vita.

Camino del Norte e Camino Portugués de la Costa

Cammino del Nord – Credit photo: Vincenzo Falcone

La seconda volta, nel 2018, ho percorso 360 chilometri in 12 giorni nel cosiddetto “Camino del Norte” , da Gijon nelle Asturie, Spagna nord-occidentale. Questo è un cammino che si estende lunga la costa del settentrionale sul Mar Cantabrico ed è il secondo cammino più percorso anche se è considerata la tratta più difficile di tutti i cammini. Mentre nel 2020, durante l’era del Covid-19, ho percorso il “Camino Portugués de la Costa”, da Porto che conta 280 chilometri in 11 giorni. Negli ultimi anni è uno dei cammini più percorsi di tutta la penisola iberica per arrivare a Santiago. ​

I cammini italiani

Nel 2021, per la prima volta il cammino mi condusse in Italia, percorrendo la “Via di Francesco del Nord”. Un cammino che si estende per circa 200 chilometri tra le stupende terre toscane e umbre. Il cammino ha inizio al santuario di Chiusi della Verna, un luogo perfettamente inserito nel silenzio della natura, per poi concludersi nella città di Assisi, luogo mondiale di pellegrinaggio.

Via di Francesco – Credit Photo: Vincenzo Falcone

Affascinato dalla bellezza degli itinerari culturali italiani, l’anno successivo, nel 2022 decido di percorrere il Cammino di San Benedetto. Il cammino attraversa il cuore verde degli Appennini Centrali d’Italia per trecento chilometri, che dalla città di Norcia porta fino all’Abbazia di Montecassino. Sapevo che questo cammino non sarebbe stato facile, ma non avevo ancora realmente compreso la sua vera portata. Infatti, fin dal primo giorno è stato davvero impegnativo. Ho camminato per oltre 25 chilometri attraversando valli e boschi fitti della regione umbra. I continui saliscendi dell’Appennino Centrale sono degli autentici test, che richiedono tanta disciplina, resistenza fisica e mentale per un camminatore.

I giorni successivi sono stati altrettanto impegnativi, ma anche più gratificanti, i paesaggi erano mozzafiato ed era davvero bello incontrare e cenare con le persone del posto in cui mi fermavo per riposare. Durante il cammino, ho attraversato la natura incontaminata dell’Alta Valnerina, luoghi incantevoli, e borghi considerati tra i più belli d’Italia. Ho visitato chiese, ho dormito nell’Eremo di San Biagio, che sovrasta il suggestivo Sacro Speco di San Benedetto a Subiaco. La parte più difficile del cammino è stata sicuramente l’ascesa al Montecassino, dove si trova l’Abbazia fondata da San Benedetto. La salita era ripida e faticosa, ma quando ho raggiunto la cima e ho visto la splendida Abbazia, ho capito che tutto lo sforzo era valso la pena.

San Benedetto – Credit Photo: Vincenzo Falcone

Il mio percorso si è concluso nel chiostro del Paradiso, un capolavoro rinascimentale in stile bramantesco, con una vista mozzafiato sulla valle del Liri.​ Il cammino di San Benedetto è stata un’esperienza incredibile. Ho sperimentato la bellezza della natura, scoprendo la storia e la spiritualità di un’Italia antica ed autentica. Quando mi domandano: “Sarà il tuo ultimo cammino?“, rispondo con un’espressione spagnola: “Peregrino una vez, peregrino para siempre”.

E alla domanda: “Quando rifarai il prossimo?“, mi riservo un: “Quando ne sentirò la necessità”!!!

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Architetto e manager è specializzato in retail design. Direttore responsabile del magazine https://www.architektonika.it “tessitore di culture” e professionista ambizioso, nel 2021 insieme ai suoi partner fonda BE.ON DVYSION, uno studio associato di architettura e design. Da marzo 2022 collabora con il Ministero della Cultura – Direzione generale Musei, a progetti di valorizzazione di complessi architettonici lungo gli itinerari culturali italiani, portando sul campo anche la sua esperienza internazionale da camminatore.

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