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Atrocità moderne, quando la musica diventa rifugio: note di empatia in un’epoca di dolore

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Atrocità

Chissà se la musica può lenire tutto questo male. Mentre settembre degrada in ottobre, passando per la festa di San Michele Arcangelo, sono sempre più costernato dall’orrore che sta avvenendo a Gaza, sempre più esterrefatto dalle quotidiane atrocità che avvengono in altri paesi in stato di guerra e dalle silenziose barbarie che accadono in Italia. Certo, la magnitudo è differente ma sempre di crudeltà si tratta e mi sento colpevole della mia inerzia. E così, passa musica nelle orecchie e mi fermo su un nuovo brano di Fabrizio Moro, “Non ho paura di niente“, e mi illudo che queste poche parole scritte possano addolcirmi il karma.

Dove le parole non arrivano, la musica parla,

diceva Victor Hugo. Non sono sicuro che la musica stia parlando abbastanza e, più in generale, non sono certo che l’arte stia facendo abbastanza, per non dire qualcosa, per il genere umano. Quantomeno non voglio sentirmi complice di un silenzio assenso!

L’arte che parla di fronte alle atrocità e laddove le parole tacciono

Ma tralasciando per un attimo la contemporaneità e concentrandoci sulle nuove uscite, tra le infinite melodie che si alterano nella mia playlisti, mentre mi soffermo a riflettere su questioni più grandi di qualsiasi essere umano, ma che ci riguardano tutti, in questo venerdì d’autunno mi fermo sul nuovo disco in siciliano di Carmen Consoli, “Amuri luci“, primo atto di una trilogia. Nell’album sono presenti i feat. con Mahmood, Jovanotti e Leonardo Sgroi, un progetto che si preannuncia a dir poco epico. Allo stesso modo, mi intrattengo piacevolmente ascoltando i nuovi brani di Tropico, appartenenti all’album uscito il 26 settembre dal titolo “Soli e Disperati nel Mare Meraviglioso“. Anche qui sono molti i feat., a partire da quello con Calcutta in “Sabato Sera“, per passare a Ghali, Achille Lauro, Bresh e Nayt.

La musica può lenire le atrocità di questi tempi? Chissà, eppure l’empatia ci può aiutare a non restare indifferenti!

Tony Maiello a “Tale e Quale Show”

Infine, guardo in differita la vittoria di Tony Maiello a “Tale e Quale Show” che impersona Sal Da Vinci, non mi sorprende che sia lui a vincere la prima puntata di questa nuova edizione. Antonio Maiello oltre ad essere un ottimo cantante è un grande autore di canzoni, ha scritto hit memorabili per Marco Mengoni e Laura Pausini. Deve essere senz’altro abituato ad immedesimarsi negli altri (ndr. Ogni tanto, devo ammetterlo, con Tony ci scambiamo qualche breve battuta e confesso che ad oggi lo apprezzo molto, anche e soprattutto umanamente). L’empatia è una merce rara di questi tempi.

Perciò, questa sera farò il tifo per lui nella seconda puntata del programma in onda su Rai Uno dalle 21:30 dove si cimenterà nell’imitazione di Ed Sheeran sotto l’occhio e le orecchie della giuria formata da Giorgio Panariello, Alessia Marcuzzi e Cristiano Malgioglio alla giuria si aggiungerà per questa puntata anche l’irriverente Nino Frassica. Nel programma, oltre a Maiello, gareggeranno Carmen Di Pietro, Le Donatella, Antonella Fiordelisi, Pamela Petrarolo, Maryna, Samuele Cavallo, Flavio Insinna e Gabriele Cirilli, Gianni Ippoliti, Peppe Quintale.

E su queste note io vi saluto, lasciando nell’etere un frammento, sperando che un altro pezzo triste di storia si concluda al più presto!

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Paroliere saggista e narratore ha firmato brani per artisti del panorama musicale nazionale instaurando una prolifica collaborazione con il cantautore modenese Davide Ognibene. Tra le sue ultime pubblicazioni Il testo e la figura del paroliere (Arcana 2019) una raccolta di racconti noir e Il drago di carta (Augh 2017).

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