Ha fatto il suo debutto su Prime Video soltanto lo scorso 16 gennaio il nuovo film di Jennifer Lopez e Jharrel Jerome, ma la sua trama ha già conquistato milioni di telespettatori tanto da arrivare ad occupare la prima posizione nella classifica della piattaforma a livello mondiale. “Unstoppable”, questo è il titolo, racconta la storia vera dell’atleta Anthony Robles, le difficoltà riscontrate in adolescenza, i drammi familiari, i sogni, le speranze e la sua infaticabile impresa per arrivare ad essere realmente qualcuno.
Tuttavia, esso non è una semplice biografia di genere sportivo, al contrario di quel che molti potrebbero pensare. Anzi, si tratta di un inno alla determinazione, alla forza di volontà e al coraggio di chi non si arrende mai. Un po’ quel che ci ricordano le parole dell’autore inglese Chris Bradford:
Chiunque può arrendersi, è la cosa più semplice del mondo. Ma resistere quando tutti gli altri si aspettano di vederti cadere a pezzi, questa è la vera forza

Ricordarsi di ciò che si ha e non di quel che ci manca: il messaggio di “Unstoppable”
Anthony (nella pellicola impersonato da Jharrel Jerome) è nato con una sola gamba, ma non ha mai lasciato che questo “ostacolo”, sempre che tale si possa definire, fermasse il suo sogno di diventare un campione di wrestling. Senza ombra di dubbio il suo percorso non dev’essere stato facile e l’interpretazione magistrale offerta dall’attore che ne veste i panni è in grado di far emergere non solo ogni emozione e l’immensa fatica per superare ogni sfida, ma anche e soprattutto ciascuna conquista e vittoria interiore del protagonista di questa incredibile storia di vita.

Lo stesso si può affermare per Jennifer Lopez, qui nel ruolo della madre dello sportivo, Judy, che regala al pubblico il ritratto commovente di una donna forte, le cui scelte di vita spesso non sono state delle migliori ma che, dispetto di ciò, è sempre pronta a schierarsi dalla parte del figlio e a sostenerlo, comunque vada e nonostante tutto. Ed è proprio qui che entra in gioco uno degli aspetti del lungometraggio che possono colpire maggiormente: la situazione familiare del protagonista.
La situazione familiare di Anthony Robles
Anthony è cresciuto in un contesto difficile, con una madre che ha dovuto affrontare sacrifici enormi per garantirgli la possibilità di inseguire il suo sogno e con un patrigno che non ha fatto altro, perlomeno stando a quel che vediamo nel progetto cinematografico, che avvilirlo e svilirlo continuamente. In molti, purtroppo, non hanno la fortuna di avere due genitori che li sostengono, ma questo non ha interferito nel raggiungimento dell’obiettivo che Robles si era prefissato.
Quella gamba mancante, le scimmiottate, le prese in giro, le derisioni e tutto quel che ne può conseguire, non sono mai state un limite per Anthony, ma una parte di sé che ha imparato ad accettare e dalla quale è stato capace di trarre la forza necessaria per abbattere ogni barriera e, in questo caso, avversario. Sarà forse per questo che “Unstoppable” si configura anche come un racconto di riscatto personale, mostrando quanto sia fondamentale avere qualcuno che crede in te e quanto sia importante che i primi a farlo siamo proprio noi.
La forza dello spirito umano
Anthony affronta ostacoli enormi, sia fisici che psicologici, ma la sua determinazione lo porta a superarli tutti. E poi, diciamocelo, vedere qualcuno che lotta con tutte le sue forze per ciò che ama, senza lasciarsi scoraggiare dai limiti che gli altri vorrebbero imporgli, è qualcosa di davvero emozionante. In tanti guardandolo, prima fra tutti la sottoscritta, possono avvertire una profonda connessione con il protagonista e con Anthony. In effetti, il suo percorso può rammentarci che, al di là delle difficoltà, i sogni si possono realizzare con impegno e con il giusto supporto.
“Unstoppable”, in italiano “Inarrestabile”, è a mio avviso un vero capolavoro, perché non racconta solo una vittoria sportiva, ma celebra la forza dello spirito umano e il valore dell’amore familiare. Perché, in fondo, la vera vittoria è non smettere mai di credere in se stessi, persino quando il mondo sembra dire l’esatto opposto. Essere inarrestabili non significa non cadere mai, ma avere la forza di rialzarsi ogni volta. E questa è una delle più grandi lezioni che chiunque di noi può e deve assolutamente imparare!
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