Da anni avevo nel cuore un desiderio: fare un viaggio in pieno stile “Pechino Express”. Con lo zaino in spalla e qualche amico fidato avrei voluto prendere e partire alla volta di una meta insolita e sconosciuta, così lontana dalla città, dai luoghi che frequento abitualmente e dagli stereotipi occidentali da farmi sentire su un altro pianeta. E così insieme a Mario e Tommaso, due fantastici amici, abbiamo deciso di partire da Milano alla volta della Thailandia, per vivere insieme un’avventura indimenticabile.
L’effetto che si prova una volta atterrati in Thailandia
Non appena scesi dall’aereo ci si accorge che a Bangkok, la capitale, il caos regna sovrano. In città, così come in tutta la Thailandia, è possibile visitare praticamente ogni tipo di tempio, ma se il motivo del vostro viaggio è la storia del paese, non potete non dirigervi verso nord. A circa 70 km dalla capitale infatti si trovano le rovine della città più antica della Thailandia: Ayutthaya, oggi uno dei patrimoni dell’umanità riconosciuti dall’Unesco e un posto che va assolutamente visto almeno una volta nella vita.
Arrivati in mattinata a Chiang Mai dopo il viaggio in autobus siamo stati travolti, fin da subito, dall’odore di cultura che si respira in questo posto, totalmente diverso dal resto della Thailandia. Qui si assapora la vera storia del Paese, e il territorio permette di immergersi davvero nella cultura più antica.
Salendo sempre verso nord sulla cartina, su consiglio di un abitante del luogo con cui abbiamo fatto amicizia abbiamo fatto una piccola deviazione che si è rivelata davvero magica. Ci siamo addentrati a pochi chilometri da Chiang Mai, la città più popolosa della Thailandia del nord, e abbiamo raggiunto una zona in cui gli elefanti e gli esseri umani sono tutt’uno con l’ambiente e questi animali vengono perfino considerati delle divinità.
Un’esperienza surreale
Non appena abbiamo avuto modo di mettere piede in questo posto magico non credevamo ai nostri occhi, stavamo vivendo un sogno. Tra le scelte, c’era quella di prendere per la nostra passeggiata l’elefante. Era quello che ci ispirava fiducia, consiglio che abbiamo seguito, non sapendo nulla su questi animali maestosi. Qualche ora dopo ci siamo trovati in gruppo a nutrirli, metodo che aiuta a creare un legame tra l’essere umano e l’animale, per poi partire e andare in giro tra i monti Doi Suthep. A causa del caldo, il giro tra la vegetazione necessitava di una pausa e così gli elefanti si sono immersi da soli nel fiume Ping, dove hanno iniziato a giocare tra di loro con l’acqua.
Dapprima tra di loro e poi, con un gesto così naturale come un amico che ti prende per mano, coinvolgendo inaspettatamente anche noi, che in pochi minuti ci siamo messi a giocare con loro in acqua in uno dei pomeriggi più strani e divertenti della mia vita. Il giorno dopo, incuriositi dalle attrazioni del luogo, siamo andati ad ammirare le tigri e a conoscere le famose donne “giraffa”, una tribù di origine birmana. Queste donne, rifugiatesi in Thailandia nel 1990 a causa di un conflitto con il regime militare birmano, sono le ultime rimaste al mondo. La loro caratteristica è indossano grandi anelli di ottone intorno al collo fino dall’età di 5 anni. A ogni compleanno ne aggiungono uno, fino ad arrivare a 20 anelli per un totale di 5 chilogrammi di peso.
Come in un film di James Bond
Dopo aver salutato i nostri nuovi amici e aver lasciato Chiang Mai con un volo interno, ci siamo diretti verso il sud del Paese per andare a Phuket. Qui è possibile rivivere l’emozione del film di 007 e di The Beach, con Leonardo DiCaprio, sull’isola di Phi Phi e di vedere spiagge da sogno tra le più belle al mondo, tra cui ricorderò di sicuro Bang Tao Beach, Panwa e Paradise Beach.
La Thailandia è un luogo dove la natura, gli animali e gli esseri umani formano un tutt’uno davvero armonioso.
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