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La Talpa 2024, quando l’ennesima “minestra riscaldata” non fa bene neppure all’audience

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La Talpa

Negli ultimi anni, non serve che lo dica, ve ne sarete senz’altro accorti, la nostra amata televisione ha visto un eterno susseguirsi di ritorni di format un tempo iconici e oggi solamente un’ombra di ciò che erano. Basti pensare a programmi come Il Grande Fratello e L’Isola dei Famosi, i quali sono stati riproposti fino alla nausea e in tutte le salse a noi poveri sfortunati telespettatori nella speranza che, attraverso un semplice e un po’ banale mix di nostalgia e modernità, questi potessero destare nuovamente l’interesse del pubblico. Per sfortuna, la sola cosa che riescono puntualmente ad ottenere è quella di evidenziare la mancanza di originalità di questo nostro sconclusionato XXI secolo e, credetemi, La Talpa 2024 non poteva di certo essere da meno.

Ma d’altronde, avremmo dovuto aspettarcelo, lo diceva perfino Karl Marx che:

La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa

Il ritorno de La Talpa: se queste sono le premesse, non voglio scoprire quali saranno gli epiloghi

Ebbene, eccoci qui. Come se non ne avessimo già avute abbastanza nel corso degli ultimi anni, adesso anche La Talpa è entrata di diritto a far parte di quella rosa di trasmissioni televisive che, forse, sarebbero dovute rimanere nel dimenticatoio in cui erano precipitate. Perché, diciamocelo, benché si presenti in una salsa sicuramente rinnovata, il succo rimanere sempre lo stesso: “le minestre riscaldate non vanno mai bene“.

Per carità, qualcuno potrebbe dire che è ancora presto per giudicare, in fondo la prima puntata è andata in onda solamente ieri sera su Canale 5 e c’è ancora tempo per sfidare l’indifferenza del pubblico (nonché quella piccola cosa chiamata “dignità”, la medesima che in troppi dimenticano di possedere gettandola al vento come nulla fosse), eppure se queste sono le premesse, io non ho alcuna intenzione di scoprire quali saranno gli epiloghi!

Conduzione e cast

Al timone, perfettamente in linea con gli standard che la tv nostrana è in grado di offrire al momento attuale, troviamo una Diletta Leotta con il piglio glam che ci si aspetta, ma con una faccia da “chi me lo ha fatto fare?”, di fronte alla quale i telespettatori non possono far altro che chiedersi se l’esperimento sociale sia destinato a loro oppure ai concorrenti. E parlando dei partecipanti, il cast di questa nuova edizione assomiglia più ad un curioso zoo di celebrità minori e nostalgici del piccolo schermo che ha un gruppo di autentici giocatori intenti a sventare chissà quali cospirazioni.

Tra questi, per citarne alcuni, possiamo trovare Gilles Rocca, ex volto di Ballando con le Stelle e reduce dall’Isola dei Famosi, probabilmente ancora alla ricerca di una spiegazione alla sua (a parer mio immotivata) popolarità. Poi c’è Marina La Rosa, la gatta morta più famosa del panorama dello show business nostrano che senza ombra di dubbio, se l’esperienza conta davvero qualcosa, avrà già il suo schema di sospetti e alleanze pronte. A seguirli Andreas Muller e Veronica Peparini, in qualità di concorrente unico: due corpi, un’anima (speriamo che non diventino anche due menti perché in questo gioco ogni mossa sospetta potrebbe trasformarsi in un’inutile danza mentale). E infine, nel ruolo dell’intellettuale introverso, abbiamo Marco Melandri, l’ex pilota di moto che, in mancanza di circuiti, dovrà fare i conti con gli intrighi della villa.

“Ma dov’è la talpa?”

Dovremmo parlare anche del concept. Per chi non lo sapesse, in effetti, gli spettatori dovranno individuare chi, tra i concorrenti, stia segretamente sabotando prove e situazioni per mandare a monte le sfide. Che si tratti di test fisici, mentali o misteriosi – come il trovare una chiave nascosta o risolvere un enigma – ci si aspetta tensione, strategia, e magari un pizzico di intelligenza (a trovarla!).

In pratica, i partecipanti devono dare il massimo per non farsi scoprire (o più semplicemente, non far nulla, dipende dai punti di vista), rendendosi il più noiosi e invisibili possibile. Il tutto, dall’interno di una sontuosa e opulenta villa, non sia mai che abbiano un assaggio di vita reale! Alla fine, più che una sfida contro la talpa, La Talpa 2024 sarà una lotta per dimostrare che il format stesso ha ancora qualcosa da dire. Ma, a giudicare dai volti in gara, la sfida più dura sarà per noi spettatori: riusciremo a scoprire il vero sabotatore prima di cambiare definitivamente canale?

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Simone Di Matteo, Latina 25 gennaio 1984. Curatore della DiamonD EditricE, autore, scrittore e illustratore grafico è tra i più giovani editori italiani. I suoi racconti sono presenti in diverse antologie. Molti dei suoi libri invece sono distribuiti all'interno degli istituti scolastici italiani. È noto al grande pubblico non solo esclusivamente per la sua variegata produzione letteraria, ma anche per la sua partecipazione nel 2016 alla V edizione del reality on the road di Rai2 Pechino Express. Consacratosi come Il giustiziere dei Vip, da circa due anni grazie a L’Irriverente, personaggio da lui ideato e suo personale pseudonimo, commenta il mondo della televisione, dei social network e i personaggi che lo popolano, senza alcun timore, con quel pizzico di spietatezza che non guasta mai attraverso le sue rubriche settimanali.

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