Pochi minuti di intervista di Teo Mammucari a Belve con Francesca Fagnani sono bastati a infiammare i social, a indignare le persone, a formulare pensieri, a creare meme. Insomma, un momento TV che ricorderemo a lungo.
Di tutto quello che ho visto, c’è un momento preciso che mi ha colpito e che mi è arrivato tagliente come una lama: la Fagnani osserva, con professionalità e lucidità, che Mammucari “Non ce l’ha fatta ad affrontare l’intervista”. Lui, con uno scatto immediato, ribatte: “No, non ce l’hai fatta tu.”
In quell’istante mi è risuonata una domanda la cui risposta per fortuna oramai conosco benissimo. Come è possibile ribaltare così la situazione? Come si può far passare l’intervistatrice come colei che ha fallito, quando è chiaramente lui che ha abbandonato il confronto?
Ci siamo, ecco qui quel meccanismo perverso, tipico della persona narcisista: una reazione che confonde, che fa sentire in colpa chi sta dall’altra parte, anche senza motivo.
Le maschere del narcisista
Nelle relazioni tossiche (e come vedete non vale solo in amore ma si può sviluppare anche in due soli minuti) queste dinamiche che ribaltano la realtà sono molto diffuse e spesso quotidiane: un narcisista non ammetterà mai di essere in difficoltà. Non può permetterselo. Ogni ombra, ogni incrinatura nel suo mondo perfetto deve essere eliminata a qualsiasi costo. E quando non può controllare la situazione, la strategia è quella di manipolare il confronto, di destabilizzare l’interlocutore e farlo sentire responsabile.
Thais Souza Wiggers, ex compagna di Teo Mammucari, ha scritto sul suo profilo social, una sola frase: “Prima o poi la maschera cade”. Non sappiamo se sia riferita a lui ma… beh, a me fa da spunto per avere ancora una volta conferma che il narcisista vive nascosto dietro delle maschere. Il suo vero Io, fragile e instabile, è troppo pericoloso da mostrare. Ogni domanda autentica, volta a far emergere una versione più umana, rischia di fare sgretolare le maschere, una via l’altra.
Ed ecco che quando Francesca Fagnani ha osato evidenziare che Mammucari non “ce l’ha fatta”, ha toccato il vero nervo scoperto: lui non poteva permettere che quel fallimento apparisse suo. La sua unica via di fuga è stata ribaltare la responsabilità, attaccare lei “No, non ce l’hai fatta tu!”, per allontanare l’attenzione dalla sua vulnerabilità.
La dinamica del senso di colpa
Il senso di colpa è un veleno a lento rilascio che il narcisista sa instillare con precisione. Una donna (ma vale anche per gli uomini, sia chiaro) che vive accanto a un partner narcisista sentirà spesso nelle discussioni, accuse ben precise, volte a farla sentire in colpa : “Se sono così è colpa tua”, “Se litighiamo è perché mi hai provocato”, “Tu non capisci niente”, “Tu non ascolti”, “Tu sei fissata”, “Fatti curare”. Le fragilità del narcisista vengono riversate sulla partner. Avete mai sentito parlare della proiezione? Ecco, si proietta sull’altro la responsabilità di quanto accade. Una dinamica tossica, estenuante, che svuota lentamente l’autostima e l’anima.
Non puoi togliere la maschera ad un narcisista
Quando il narcisista viene messo di fronte a se stesso, reagisce in due modi: fugge o attacca. Nel caso di Mammucari, ha fatto entrambe le cose: ha attaccato la Fagnani ribaltando la situazione e, non riuscendo a mantenere il controllo, ha abbandonato lo studio.
Ecco il punto: non puoi togliere la maschera a un narcisista perché non è pronto a guardarsi davvero. Quella maschera è l’unica cosa che lo protegge dal suo vuoto interiore, dalla sua stessa fragilità.
L’episodio di Mammucari è piccolo, ma emblematico. Perché a volte basta un gesto, una risposta piccata, per riconoscere un meccanismo estremamente chiaro e dal quale, quando possibile, scappare via.
Ad ogni modo mi è piaciuta molto la Fagnani: è rimasta ferma, lucida, e non ha ceduto a quel gioco di specchi.
Perché alla fine, il gioco degli specchi ha una sola regola: il narcisista non riflette mai se stesso, ma ti costringe a dubitare del tuo riflesso. Ed è lì che devi fare come ha fatto Francesca Fagnani: resta ferma, lucida, non cedere alla provocazione.
Magari rischi un “vaffa…” ma intanto se n’è andato.
Inganni d’amore è la rubrica su L’Opinione.com
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